Questo sito nasce per rispondere ai dubbi di tutte le famiglie sull’educazione dei propri figli.
In qualità di educatrice e avendo anni di esperienza nel settore, mi propongo per rispondere a domande di vario genere, riguardo gravidanza, allattamento, svezzamento, prima infanzia, crescita, educazione, scuola, pappe, idee per il tempo libero e tante altre tematiche.
Nelle mie risposte non mancheranno parole di conforto, ma anche costruttive, che possano rafforzare le sicurezze di tutti coloro che devono occuparsi di infanti.
Melissa
PERIODO PREPARTO
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I nove mesi di gravidanza sono molto suggestivi per una donna, ma altrettanto complessi: è necessario che vi concentriate su di voi stesse e sui vostri cambiamenti, ma nello stesso tempo siete già madri, cioè responsabili in prima persona della vita che portate dentro…è un lavoro fisico e psichico molto duro per una donna, ma ricco di soddisfazioni inestimabili!!!!
Alla fine di questo percorso c’è il momento più faticoso e più bello, la nascita di vostro figlio!
Bisogna che viviate questo passaggio appieno, senza perdervi o farvi bloccare da paure, disagi, e da tutte le nuove esperienze che il vostro piccolo vi imporrà…e per questo è bene che vi prepariate!
Soprattutto se siete al primo figlio, la confusione di una madre è tanta: dubbi sulle vostre capacità, consigli contraddittori da parte di chi vi circonda, cambiamenti ormonali, e un nuovo fortissimo senso di responsabilità verso questa nuova e piccolissima creatura!
State tranquille mamme! e godetevi l’inizio della vita del vostro bimbo nel vostro ventre…esperienza pazzesca!!!
Per tutte le problematiche da affrontare a ridosso della nascita o nel primo periodo post-partum, qui di seguito riporto qualche consiglio che ho già dato ad altre mamme…non abbiate timore o vergogna! Ogni dubbio che avrete, esternatelo! Vi aiuterò a fare le scelte giuste e a rendere serena e intensa un’esperienza nuova e molto delicata!!!!
NEONATI
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Il mondo dei neonati è veramente affascinante: ci troviamo di fronte a piccoli uomini che si affacciano alla vita e ne scoprono le sfaccettature di attimo in attimo…succhiano la vita! Ma allo stesso tempo dovete essere consapevoli che sono esseri disarmati e bisognosi di tutto, e tocca proprio a voi madri ( i padri ne avranno più avanti, state tranquille!!!!! ) accompagnarli verso la crescita e l’autonomia, assecondandone le necessità e proteggendoli dal pericolo.
E’ questo il momento più forte e problematico.
Ricordiamoci sempre che i neonati hanno due soli modi per esprimersi:
- il pianto o il sorriso
- i primi movimenti corporei
Dunque l’abilità della madre sta nel saper riconoscere il grado del disagio se il bimbo piange o si agita, o il grado della serenità se sorride e si protende verso qualcosa o qualcuno.
In questo spazio parleremo insieme dei comportamenti dei piccolini per capire quanto è importante che una madre sappia dare la giusta risposta all’esigenza del figlio, quella adeguata e commisurata…non fate l’errore, bonario si intende, di assecondare i bambini più del necessario, altrimenti col tempo, vi accorgerete di aver comunicato loro informazioni sbagliate e rischierete così di aumentare il loro disagio in futuro!
Inoltre alcune esperienze come il cambio, la nanna, l’allattamento, hanno nel rapporto madre-figlio una valenza specifica che va rispettata e sostenuta, affinché il bambino abbia uno sviluppo psico-fisico ottimale e voi cresciate come madri serene!
LINGUAGGIO
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“Ma-mma-mma-mma”…” Pa-ppa-ppa-ppa”….forse per i primi due anni sentirete pronunciare solo queste “parole” da vostro figlio…in altri casi a due anni sanno già pronunciare perfettamente la R!!!!
Il linguaggio è un passaggio topico nello sviluppo del bambino ed è molto soggettivo: non c’è un momento preciso in cui vostro figlio inizierà a parlare, il suo è un percorso alla scoperta delle potenzialità della bocca e della voce ( urleranno, faranno pernacchie, ecc…), e successivamente, del potere significante delle parole ( inizieranno a nominare gli oggetti ).
Questo percorso è più o meno lungo e influenzato dall’ambiente esterno: se un bimbo è più intimidito, o nasce in un contesto bilingue, ad esempio, sarà più tardivo; se invece è un bimbo estroverso, con i familiari che gli parlano continuamente, che casomai va già a scuola, o vede troppa tv, allora probabilmente sarà un bimbo precoce nel linguaggio!
Risponderò alle vostre domande cercando di fugare i dubbi che ogni genitore ha, soprattutto circa le capacità linguistiche dei propri figli, e come sempre scoprirete che, con piccoli accorgimenti, potrete accompagnare serenamente i vostri bimbi alla scoperta di quella che è la massima capacità espressiva degli esseri umani!!!
IL SONNO
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Questo è uno degli argomenti più delicati nella cura e nell’educazione del bambino.
Il sonno, o meglio dire “ la nanna “, è un momento importantissimo nello sviluppo psicofisico del bimbo e va gestito nel modo opportuno, dando al sonno il giusto ritmo con la veglia, e le giuste tempistiche.
Ma questo non è affatto semplice…e voi genitori lo sapete bene!! Le ragioni sono tante, non sentitevi incapaci!
Il bimbo inizia a dormire gli ultimi mesi di gestazione nella pancia materna senza alcun orario stabilito ( considerando che non percepisce neanche l’alternanza giorno-notte ), e tende poi a reiterare questo atteggiamento anche dopo la nascita; inoltre seppure il bimbo seguisse spontaneamente un giusto ritmo, a volte le situazioni di vita fanno sì che l’orario della nanna sia ritardato e questo crea nel piccolo un tale nervosismo e malessere, che il rilassamento è sempre più ostacolato e la nanna ritarda ancora e si innesca un meccanismo di stress per tutti; ma soprattutto per il bimbo l’esperienza della nanna può apparire “ spaventosa “…chiudere gli occhi…perdere i sensi… I bambini hanno bisogno di essere rassicurati, coccolati e devono sentirsi accompagnati verso il sonno!
La relazione madre-figlio trova nell’esperienza del sonno un’ottima palestra, anche quando arriverà il momento di insegnare a vostro figlio a riaddormentarsi da solo, qualora si svegliasse, o direttamente a gestire la nanna in autonomia.
Non preoccupatevi cari genitori! Anche per questa esperienza “ strana “ e stressante, vi proporrò delle tecniche infallibili!!!!
IL PASTO
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Come per il sonno, il pasto è un momento estremamente importante nello sviluppo fisico e psichico del bambino.
Il pasto rappresenta innanzitutto un fattore fondamentale per la sopravvivenza e quindi si corre il rischio che proprio nel rapporto col cibo un bambino possa sfogare i propri disagi: è dunque fondamentale creare da subito il giusto rapporto con l’alimentazione, un rapporto sano e costruttivo, che insegni a vostro figlio anche il piacere della scoperta e delle diversità di cibi e sapori.
E’ dunque fondamentale che il bimbo veda intorno a sé adulti che mangiano volentieri, insieme e seduti a tavola, infatti è bene far mangiare i vostri figli insieme al resto della famiglia; inoltre va insegnata anche la varietà degli alimenti mostrandola come abitudine familiare. Per imitazione e fiducia, il bimbo apprezzerà il momento della “pappa” e si aprirà sereno alla scoperta di nuove consistenze, nuovi sapori e anche nuovi colori.
In generale per creare un sereno rapporto col cibo è fondamentale non insistere mai perché mangino per forza qualcosa, né scendere a compromessi ( per esempio quello di farli giocare a tavola! ); piuttosto è possibile insistere, con le giuste tecniche, perché assaggi cibi nuovi e non rifiuti, per paura, le novità.
C’è un’altra componente a proposito di alimentazione: nel periodo delle poppate, il nutrimento è fuso all’aspetto affettivo, alla coccola, al contatto fisico; interrompere questo legame solo perché si passa al nutrimento “adulto”, è sbagliato e può creare dei disagi al bimbo.
Vi suggerirò dunque la giusta maniera per avvicinare i bimbi all’alimentazione varia, e successivamente, così facendo, insegnerete loro tutti i valori che l’alimentazione porta con sé come la socialità, il rispetto delle regole, la scoperta di cibi, sapori, odori e colori, fino al rispetto di sé e delle proprie esigenze nutrizionali.
L’INGRESSO AL NIDO
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“…il periodo più bello della mia vita?!…gli anni della scuola!”
Non c’è niente da fare: quando ci siamo dentro, ci lamentiamo; quando poi diventiamo grandi ed entriamo nel mondo del lavoro, riusciamo ad apprezzare appieno il valore della scuola e quanto siamo stati bene, in quell’ambiente!
Ecco, una volta diventati genitori non potete dimenticare il punto di vista di un bambino e quanto bisogno abbia, soprattutto psicologicamente, del confronto continuo con i suoi pari.
Naturalmente i miei consigli fanno riferimento al nido e alla scuola dell’infanzia, che non sono da meno rispetto al ciclo scolastico obbligatorio ( da 6 a 16 anni ), e che rivestono un ruolo davvero importante nella vita dei bambini.
La prima esperienza scolastica in assoluto è l’asilo nido. E’ la prima volta che il bambino si separa da voi mamme ( e dalla famiglia ) per stare da solo in uno spazio nuovo, con bimbi sconosciuti, con cui dividere tutto, anche l’affetto di quegli adulti estranei che sono lì ad aiutarlo…ma soprattutto a sostenerlo…
Ecco, già detta così, è la descrizione edulcorata di ciò che potrebbe pensare vostro figlio nell’approccio al nido…il problema è che spesso i bimbi pensano questo perché in realtà percepiscono le insicurezze familiari in merito alla frequenza di un asilo nido.
La realtà invece ci dimostra, ormai in Italia da più di 50anni, che anche la madre e il bimbo più spaventati, riusciranno presto a vedere il valore della scuola e tutti i contenuti che porta con sé.
Non nego di essere di parte nel commentare questo argomento, ma ogni giorno, lavorando nel mio asilo nido, vedo, in tutti i suoi aspetti, lo spettacolo della vita che si evolve ed è davvero un grande dono che fate ai vostri figli, così come averli messi al mondo!!
E’ una palestra di vita in cui, in totale sicurezza e in un habitat idoneo, i bambini sperimentano se stessi e le proprie capacità; imparano cose nuove stimolando il cervello e rinforzando l’autostima; imparano a fidarsi degli altri e ad essere più sereni e gestibili; imparano la condivisione, la parità sociale, il rispetto delle diversità; imparano l’alimentazione e ciò che significa, la gestione del sonno e di ogni debolezza propria o altrui; conoscono le proprie emozioni e imparano a gestirle nel rispetto degli altri e di sé…insomma è l’unica, e ripeto unica, possibilità che potete dare ai vostri figli per conoscere appieno se stessi, mettersi alla prova, migliorare, accrescersi, fare esperienza, aumentando la stima di sé!
Avere un bambino che, già nella fascia 0-3 anni, ha acquisito fiducia in sé e rispetto degli altri e delle regole, significa avere un futuro adulto capace di vivere serenamente con sé e con gli altri.
Non fatevi prendere dalla paura di lasciare dei bambini così piccoli da soli, senza trattamenti personalizzati e senza tutela! Non è così! Al contrario di qualche caso di cronaca, che butta fango solo sulle singole persone e non sull’istituzione scolastica, la scuola risulta costruita per i bambini e di estremo valore formativo!
E anche in questo caso, i miei consigli e la mia esperienza vi accompagneranno fuori dalla paura, in questo affascinante percorso di separazione dai vostri figli e di conquista dell’autonomia per entrambi!
EDUCARE E GESTIRE
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In questo spazio risponderò alle vostre domande, più generali, sull’educazione e la gestione dei figli, e quindi parleremo di bambini nella quotidianità della vita.
L’educazione non è unica, ogni cultura porta con sé un certo tipo di gestione dei bambini e certi valori da inculcare loro; ma il rispetto degli altri e delle regole sociali è universale e una volta adulto, ogni uomo avrà sperimentato su di sé la necessità di tali regole per vivere bene nel mondo.
I bimbi sono senza filtri e senza sovrastrutture e non si rendono conto dei limiti e delle conseguenze delle proprie azioni: bisogna che i genitori insegnino loro con il metodo adatto, non come si fa con un adulto, ma con spiegazioni ed esempi che possano essere, di volta in volta, compresi dai bambini nelle varie fasi della crescita. Dovete sempre tenere conto del fatto che la modalità logica dell’astrazione si sviluppa nella tarda infanzia, anni in cui il bambino acquisisce, in maniera graduale la capacità di ragionare su cose che non gli sono realmente capitate .
Parlerò con voi quindi di come gestire i famosi capricci che sono un modo di esprimersi dei bimbi( non solo un’arma per ottenere ciò che vogliono!); di come dare delle regole in casa e di come farle rispettare e soprattutto quanto questo sia importante per la serenità familiare ; di come gestire il gioco del bambino che è fondamentale, perché per il bambino giocare è vivere e conoscere il mondo; di come comportarsi nel caso ci siano fratelli; nel caso ci siano animali domestici; capiremo che senso hanno per il bimbo il pianto isterico o altri comportamenti apparentemente strani che le mamme faticano a comprendere e da cui vengono spesso indebolite…e naturalmente parleremo di tutti gli altri argomenti di cui mi chiederete…
La formazione dei nostri figli, e la vita con loro, è una cosa troppo bella per sprecarla con errori, paure e dubbi non risolti!!!