Buongiorno care neo mamme, alle prime armi o esperte “combattenti”! Il vostro piccolo di casa ha da pochi giorni aperto gli occhi alla vita e i vostri equilibri, insieme a quelli di tutto il nucleo familiare sono cambiati e ogni componente della famiglia deve adoperarsi in nuove strategie di … sopravvivenza!
Mi confronto spesso con mamme di bambini nati da poche settimane o da qualche mese e per quante non si lamentano dei ritmi sonno/veglia, scanditi dai loro cuccioli, altrettante si disperano perché i loro bambini dormono molte ore di giorno e sono, invece, svegli durante le ore notturne…in questo senso siete in buona compagnia, se così si può dire: guarda NEONATA SPESSO SVEGLIA = NOTTE INSONNE! . Quest’ultima alternanza sfasata, rispetto ai ritmi ai quali noi adulti siamo abituati, crea sicuramente delle problematiche nella gestione della vita quotidiana, non solo nella cura dei vostri neonati. Il mio motto rimane sempre lo stesso: non demordere!
Il sonno nei primi mesi di vita
Nei primi mesi di vita di un bambino, il sonno e la veglia sono dettati da esigenze fisiologiche imprescindibili quali la fame e la sete, infatti il neonato dorme sereno se ha il pancino pieno, avendo un stomaco piccolino e digerendo, di conseguenza, abbastanza in fretta, e poi si sveglia quando sente fame. Nelle primissime settimane, l’ alternanza tra le due fasi è condizionata anche dalla produzione di ormoni che rispecchiano un ciclo assodato nei nove mesi di vita intrauterina: sono certa che ricorderete, care mamme, che nei vostri momenti di stanchezza o semplicemente di riposo, il bambino che portavate in grembo, scalciava più che nel resto della giornata! Ovvio, ogni bambino ha i suoi ritmi ma una cosa che accomuna tutti i neonati, chi più chi meno, è l’esigenza di dormire all’incirca 16/18 ore nell’arco di una giornata con intervalli di 3/4 ore circa di sonno e di veglia. Con l’andare dei mesi, le ore di sonno si riducono e solo con il tempo, indicativamente dopo il quarto mese e maggiormente in seguito allo svezzamento, le ore di sonno si concentreranno nella fascia notturna della giornata.
In questa prima fase di assestamento, è molto importante che mamma soprattutto, ma anche papà, si adattino alle esigenze dettate dal neonato; solo con il passare del tempo, quando il ciclo del sonno si sarà regolarizzato, si potranno distinguere, in maniera più netta, le fasi dedicate al sonno, come il pisolino di metà mattina, quello dopo il pranzo e la nanna della notte.
Anche quando l’alternanza sonno/veglia si sarà stabilizzata, potrebbero capitare episodi in cui il bambino non si addormenta o si risveglia di notte: questo potrà accadere per via delle poppate notturne, tanto quanto perché il bambino è infastidito dal pannolino bagnato o da una piccola colichetta o ancora perché sente caldo o freddo, nulla che con le vostre attenzioni, la vostra cura e qualche coccola, non possiate risolvere.
Consigli per regolarizzare il sonno
Al giro di boa, passati i primi mesi nei quali il neonato deve essere assecondato, ci sono alcuni accorgimenti che potrebbero ritornare utili per regolarizzare e migliorare l’alternanza sonno/veglia del vostro bambino:
- l’ideale, per i primi mesi, sarebbe scegliere il lettino co-sleeping che si affianca al letto matrimoniale e offre la comodità al genitore di avere il bambino sempre vicino per poterlo accudire e riaddormentare ad ogni risveglio ed inoltre garantisce al piccolo arrivato, la sensazione di sicurezza che percepisce grazie alla vostra presenza. Questa scelta vi consentirà di ovviare alla pratica del co-sleeping direttamente nel vostro lettone, che a volte si può rivelare un boomerang;
- fin dalle prime poppate del vostro cucciolo, fate sì che non si addormenti completamente, mentre è ancora attaccato al seno o al biberon, evitando così l’associazione tra il sonno e la suzione;
- differenziate le stanze nelle quali si svolgono le fasi di sonno: la notte prediligete la camera da letto, con una luce soffusa o del tutto assente, e silenziosa, mentre di giorno lasciate che il vostro bambino si addormenti anche in presenza di luce e rumori quotidiani, così si abituerà all’alternanza giorno/notte;
- durante le poppate notturne mantenete l’atmosfera rilassata, non lanciatevi quindi in canti di ninne nanne e non intavolate lunghi discorsi con i vostri cuccioli;
- durante il giorno regolate il tempo dei pisolini, se dovessero dormire troppe ore consecutive, incappereste nella difficoltà di addormentarlo la sera; 2 o 3 ore saranno sufficienti. Per risvegliarlo, senza traumi e nervosismi, sarebbe meglio individuare la fase di sonno leggero, che si manifesta grazie a piccoli movimenti di gambe e braccia, e sarebbe il caso di prediligere gesti lenti e piccole coccole, come un massaggino ai piedini, per esempio, proprio perché il risveglio del bambino risulti sereno;
- molto importante, nell’assecondare le fasi di sonno/veglia, è l‘interpretazioni di certi atteggiamenti del bambino, che manifestano stanchezza e che vanno colti al volo per poter addormentare il bambino al momento, per lui, più giusto;
- ultimo, ma non meno importante, sarà anche il giaciglio stesso nel quale il bambino dorme: fate che sia avvolgente, confortevole e caloroso, una musica dolce non guasta mai anzi aiuta il bambino a rilassarsi, e un oggetto consolatorio aiuterà il bambino a sentirsi a suo agio, meglio se impregnato dell’odore della mamma: sto pensando a quei pupazzi, i “doudou”, che qualche amico o parente vi avrà sicuramente regalato durante l’attesa e che voi genitori avrete gelosamente custodito sotto le coperte con voi, ogni notte, mentre aspettavate vostro figlio. Se per caso i vostri amici o parenti non sono stati così lungimiranti, andrà benissimo anche un indumento della mamma, magari indossato una volta.
Un consiglio in più…
Questo mio consiglio è rivolto principalmente a chi ha il compito di accudire il neonato nel quotidiano, di solito è la mamma, a volte sono i papà ma capita anche che i nonni, per esigenze pratiche, si debbano occupare dei loro nipotini appena nati, così come una baby sitter eventualmente, insomma, a chiunque sia preposto a questo delicato compito. Il mio consiglio accorato è quello di godersi il momento! Con questo intendo consigliarvi di accettare i cambiamenti, anche nella vita quotidiana, che questo “nuovo arrivo in famiglia” presuppone: lasciate indietro qualche vecchia abitudine, come l’assidua pulizia di casa e l’ordine perfetto che regnava un tempo, alleggeritevi di alcuni impegni, seppure prima facevano parte del vostro quotidiano, e approfittate delle fasi di sonno dei vostri bambini per riposarvi e raccogliere le forze! Per quanti consigli e accortezze, in merito all’alternanza di sonno/veglia dei neonati, possa elargivi un esperto, purtroppo non sono formule magiche che vi restituiranno un mondo incantato, o almeno non in tutti i casi, quindi, soprattutto nei primi mesi di vita lasciate che la vostra mente e il vostro corpo assecondino le esigenze dei bambini stessi, sarà piacevole tornare un po’ bambini e … sapete, quando vi hanno detto “goditi questi momenti perché volano via e non tornano più”, beh, avevano ragione! Rilassatevi e godetevi l’inizio del nuovo viaggio!