D: Ho un bimbo piccolo, Diego, e vorrei farlo socializzare, ma sono preoccupata che si ammali; qual’è la cosa giusta da fare?

R: Ciao! Ti dirò una cosa che forse ti stupirà: le difese immunitarie dei bambini piccoli, come tuo figlio Diego, sono in fase di sviluppo, ed è proprio facendolo socializzare che si rafforzano! Molti studi attestano che, quanto prima i bambini cominciano a frequentare altri bambini, tanto prima smettono di ammalarsi: la possibilità di entrare a contatto con germi e batteri, e dunque di contrarre tosse e raffreddore, permette al sistema immunitario di sviluppare gli anticorpi adatti a quei patogeni, e dunque ad essere sempre più forte e immunizzato. In futuro, dunque, Diego si ammalerà di meno. E poi a livello umano, dare la possibilità al proprio figlio di condividere con i suoi coetanei i momenti di gioco e di apprendimento, è sicuramente uno di regali più belli che puoi fargli!

PERCHE’ E COME SOCIALIZZARE

Infatti intrecciare relazioni sociali con i suoi coetanei, non solo garantirà il benessere fisico a tuo figlio, ma anche un corretto sviluppo psichico e cognitivo; inoltre questo percorso è necessario non solo per acquisire dei corretti modelli di comportamento ma anche per poter formare la propria personalità attraverso l’interiorizzazione di norme e valori sociali, facendole cioè proprie.

Nella tua domanda, cara mamma, non mi specifichi l’età del tuo piccolo Diego, comunque sia e qualsiasi sia la sua età, ovviamente compresa in quella fascia che va tra i primi mesi di vita e l’età per cui la frequenza presso le strutture scolastiche diventa obbligatoria, sappi che la prima opportunità di socializzare è quella che gli offrite proprio all’interno del vostro nucleo familiare: da voi genitori, infatti, impara le prime regole ed inoltre il vostro ruolo è molto delicato e di grande responsabilità in quanto giorno per giorno impara dai vostri gesti e dai vostri comportamenti, inquadrandovi come dei modelli da seguire e imitare. Crescendo, cara mamma, hai diverse opportunità per far socializzare il tuo piccolo, con dei suoi pari: puoi invitare a casa delle amiche o conoscenti che abbiano dei figli di un’ età quanto meno simile a quella di tuo figlio, in modo che possano condividere non solo del tempo insieme ma anche dei giochi. Dovrai tenere ben in considerazione  che fino a che i bambini sono molto piccoli, non interagiranno tra di loro, anzi molto probabilmente piangeranno se verrà loro sottratto un gioco, il loro modo di socializzare sarà limitato alla sola osservazione di ciò che fanno gli altri bambini, che è di per se un esperienza molto costruttiva, grazie alla quale si decentrano da se stessi prendendo in considerazione l’esistenza di “altri”.

In alternativa, puoi valutare l’opportunità di portare il tuo piccolo nelle ludoteche o nei centri genitori-bambini, dove ci sono giochi adatti alle varie fasce di età dei bambini e dove si trovano anche delle figure professionali preposte, che guidano le attività o che propongono dei momenti ludici da condividere con i propri figli, insieme ad altri genitori e altri bambini. Altra opzione che hai per concedere a tuo figlio il privilegio di socializzare con i suoi coetanei, è quello di fargli frequentare un asilo nido, opportunità che io caldeggio, e non perché sono titolare ed educatrice di un asilo, ma perché l’asilo nido offre ai bambini un ambiente ricco di esperienze e relazioni significative. L’asilo nido infatti è una sorta di debutto in società per i bambini, dove gli incontri diventano stabili e continuativi non solo con i propri pari ma anche con le educatrici, rafforzando la loro sicurezza e autostima. Attraverso l’insieme delle regole, che sorreggono le dinamiche della vita di gruppo, il bambino all’asilo viene spronato a sperimentarsi, con tutto il suo bagaglio di sensazioni e sentimenti, provati, in questo caso, anche al di fuori della vita familiare, promuovendo la sua personale autonomia psichica.

Quindi, a fronte di queste diverse opportunità che puoi offrire a tuo figlio, mi sento di dirti che non devi temere, cara mamma; al contrario devi osare, non sarà di certo un raffreddore a sconvolgere la tua vita e quella di tuo figlio Diego. Ciò che davvero vi potrà sconvolgere entrambi, sarà la gioia che vi regalerà la possibilità di crescere attraverso l’interazione con gli altri, che si tratti per tuo figlio di poter intrecciare relazioni, a misura della sua età, con i suoi coetanei, o che si tratti di te che non solo potresti trarre giovamento dall’interazione con altri genitori, ma trarrai sicuramente grandi soddisfazioni nel vedere le capacità che tuo figlio sarà in grado di sviluppare anche grazie alle relazioni, di qualsiasi forma e misura, che intreccerà con gli “altri”.

Di fatto, ai miei occhi, non c’è cosa più bella ed emozionante che vedere i bambini stupirsi delle proprie scoperte, in merito a se stessi e al mondo che li circonda, e farsi forti, nel processo di crescita, di queste loro conquiste!