D: Ciao, sono Gabriella, la mamma di Angelo, un bambino molto vivace di 3 anni. Viviamo in campagna, un ambiente che a me piace molto, e ogni giorno, indipendentemente dal tempo che fa, sprono mio figlio a giocare a contatto con la natura che ci circonda, scontrandomi con il parere di suo padre e dei nonni che mi accusano di esporlo al rischio di raffreddori ed influenze.. Io sono certa che stare in mezzo alla natura gli faccia bene, posso sapere il tuo parere in merito?

R: Ciao, cara Gabriella! La scelta di far crescere tuo figlio, Angelo, a contatto con la natura, non solo è giusta, ma è anche lodevole. Inoltre, se questa è un abitudine consolidata, e che Angelo svolge quotidianamente, il suo sistema immunitario ne trarrà beneficio, fortificandosi, e non indebolendosi, così come credono i nonni e il tuo compagno.

NATURA, TANTI BENEFICI

Angelo, attraversando il periodo infantile, ha un bisogno innato di vivere relazionandosi anche con la natura, questa relazione gioverà alla sua salute mentale e fisica. Infatti giocare all’aperto sviluppa l’agilità, la coordinazione e la percezione tattile grazie alla possibilità di sperimentare le potenzialità del proprio corpo. Potendosi muovere liberamente nello spazio che lo circonda, tuo figlio non solo affronta le fatiche, ma impara a valutare i rischi e a trovare, autonomamente, soluzioni con le quali affrontarli: questo atteggiamento concorre a rafforzare la sua sicurezza e la sua autostima.

La natura, con la sua semplicità, può offrire innumerevoli attività a tuo figlio: giocare con le foglie, scoprendo che volano o che fanno rumori; giocare con i bastoni, che possono smuovere la terra e addirittura disegnare su di essa; giocare con l’erba, che può diventare un finto piatto prelibato o sulla quale ci si può abbandonare ad una caduta volontaria, senza farsi male. Scoprire gli alberi e le loro caratteristiche, abbracciandoli, girandogli intorno, cercando di arrampicarcisi; giocare con i sassi, che possono diventare delle biglie o delle torri e poi tante altre attività da inventare con ciò che la natura offre. Infatti, un altro aspetto positivo di questa avventura all’aria aperta è lo sviluppo della fantasia e della creatività, del tuo bambino.

Degli studi, inoltre, sostengono che un bambino, al quale venga data la possibilità di stare a contatto con la natura, non solo diventa più curioso, creativo e rispettoso del mondo che lo circonda, ma aumenta la sua capacità di attenzione, di concentrazione, di espressione e di trovare soluzioni a varie tipologie di problematiche.

NATURA, UNA FORMA DI EDUCAZIONE

L’importanza di offrire ai bambini una relazione costruttiva con la natura, ha fatto nascere anche delle strutture, soprattutto nel nord europa, senza muri e senza tetti, denominate “asilo nel bosco”, dove i bambini vivono le loro giornate quasi esclusivamente all’aperto, senza farsi condizionare dagli agenti atmosferici, e dove, appunto, si propone l’”outdoor education“, il cui intento è quello di riportare il bambino a contatto con la natura, perché possa misurarsi con essa e con i materiali non strutturati che essa offre .

Quindi, cara Gabriella, potrai dire al padre di tuo figlio e ai suoi nonni, a fronte di tutte queste informazioni positive, che ti ho fornito, di averci visto lungo! Lascia che Angelo goda della natura e tragga tutti i benefici psicofisici che questa esperienza offrire.