D: Salve Melissa, mi chiamo Carmela, e sono la mamma di Sandra, una bambina splendida di 28 mesi. Da qualche tempo Sandra si sveglia nel cuore della notte, piangendo e urlando -mamma, mamma, brutto sogno, mamma-. Io accorro per calmarla e a volte ci vuole qualche minuto prima che si tranquillizzi, le chiedo cosa è successo, se ha male da qualche parte e lei continua a parlarmi solo di un brutto sogno. Ma è possibile che così piccola, mia figlia abbia già gli incubi?
R: Cara Carmela, fin da molto piccoli, anche i bambini sognano, e così come noi adulti, a volte fanno sogni belli, per cui possiamo vederli sorridere mentre dormono, a volte fanno degli incubi, che li fanno risvegliare di soprassalto, angosciati e impauriti, proprio come accade a tua figlia Sandra.
Durante la notte, in maniera inconscia, il cervello della tua bimba elabora gli eventi vissuti durante la sua giornata e le emozioni che ne sono scaturite. Vivere all’interno di una comunità, che può essere semplicemente la sua famiglia o, a maggior ragione, il gruppo di compagni in ambito scolastico; doversi adattare alle regole sociali, proprie del vivere in comunità; vivere i conflitti tipici dei rapporti sociali: tutto ciò implica la nascita di paure e frustrazioni che vengono elaborate dal cervello di Sandra, mentre dorme, proprio tramite il sogno.
L’incubo è per tua figlia un importante valvola di sfogo tramite la quale esterna la sua angoscia che nasce, anche, dal conflitto inconscio tra voler diventare grande e la paura di questo viaggio verso l’ignoto, dal senso di impotenza di fronte ai suoi desideri, non tutti esaudibili, e dalla presa di coscienza di non poter padroneggiare l’intero mondo a lei circostante. Certo, a volte, può capitare che l’incubo scaturisca da immagini violente o incomprensibili, alla tua piccola, viste in televisione o magari disegnate in un libro.
Insomma, qualunque sia la ragione per cui Sandra, a volte, fa degli incubi, tu dovrai essere sempre pronta a consolarla, senza mai sottovalutare la sua paura, relativa a quel momento. Al contrario dovrai avere comprensione nei suoi confronti e confortarla, potrai entrare in empatia con lei dicendole che anche tu a volte fai degli incubi che ti spaventano. Il tuo atteggiamento sarà fondamentale per Sandra, quindi non mostrarti troppo preoccupata per il suo brutto risveglio, altrimenti avrebbe ragione di credere che le sue paure sono fondate. Così come mi sento, per lo stesso motivo, di sconsigliarti di portare Sandra a dormire nel tuo letto: lei ha bisogno di riacquistare fiducia nel suo spazio, cioè la sua cameretta e il suo letto.
Piuttosto, potresti utilizzare un personaggio di fiabe o cartoni animati che piaccia particolarmente a Sandra, oppure un pupazzo, una bambola o un gioco, a lei cari, e dirle che ora saranno quei personaggi o quegli oggetti, a vegliare sul suo sonno e a scacciare gli incubi, sfruttando così anche l’aspetto ludico, tanto caro e di facile comprensione, ai bambini.
Se sarà necessario, per smorzare i suoi timori, cara Carmela, potrete fare insieme una piccola ispezione in casa a luci accese, oppure spente, per dimostrarle che non c’è nessun’altro oltre a voi. A questo proposito potrebbe interessarti anche PAURE , DA DOVE NASCONO E COME GESTIRLE e PAURA DEL BUIO. Un altra cosa che puoi fare è quella di proporle di tornare a dormire, questa volta tenendo accesa un piccola lucina, così che possa riconoscere, se dovesse svegliarsi nella notte, di essere nella sua stanza e nel suo letto, cioè a casa, nel suo nido sicuro.
Per far sì che elabori i suoi incubi e possa esternare le paure che hanno incarnato, ti suggerisco di confrontarti con la tua bimba le mattine che seguono i suoi incubi, e chiederle cosa ha sognato e se ha voglia di disegnarlo per te. Questa tecnica espressiva del disegno, non solo darà a te più dettagli per cercare di capire le motivazioni legate al suo incubo, ma servirà a lei per scaricare la tensione provata nella notte.
Mi auguro che con i miei consigli tu possa aiutare la tua piccola Sandra a fare meno sogni brutti e più sogni belli.