D: Quest’estate io e il mio compagno abbiamo portato nostra figlia, Pamela, di un anno, al mare per la prima volta, convinti che le piacesse, soprattutto dopo i 9 mesi nella pancia di mamma e le domeniche di questo inverno che abbiamo passato in piscina…invece ha avuto una crisi fortissima di paura, tremava, piangeva…e mi è sembrato che non gradisse neanche la spiaggia che avevamo scelto volutamente grande e ampia…come mai?! Dove abbiamo sbagliato?!
R: State tranquilli cari genitori, non ci sono errori che avete commesso; la paura di Pamela è perfettamente naturale e bisogna che voi capiate da cosa nasce la paura in un bimbo di quell’età.
Paura e bambini infatti vanno di pari passo: nel momento del distacco dalle figure familiari alla ricerca di autonomia, non c’è niente di più ovvio che i bimbi abbiano un senso di paura e sconcerto trovandosi di fronte all’ignoto. Nella fase 8-12 mesi ad esempio, c’è la scoperta delle proprie potenzialità quali camminare, parlare, capire, utilizzare la forza, la coordinazione motoria ma anche dei propri limiti: ciò è frustrante e destabilizzante.
Di norma però sono timori irrazionali che scompaiono con la crescita.
La paura del mare per esempio è classica per i bimbi, che si percepiscono come un puntino di fronte all’immensa distesa di acqua senza confini…che, tra l’altro poi, si muove ,talvolta animata da piccole onde, talvolta da onde più grandi di loro, i bambini! La temperatura dell’acqua, inoltre, anche in un primo contatto con i piedini, dei bimbi, risulta più fredda della temperatura a cui, solitamente, vengono abituati, nel bagnetto quotidiano. Come ultima cosa, ma non meno importante, bisogna tenere in considerazione anche il rumore, prodotto dall’infrangersi delle onde sul bagnasciuga, che essendo un suono sconosciuto, potrebbe rilassare o piacere, ai bambini, tanto quanto potrebbe spaventarli, proprio per la loro incapacità di decodificarlo. Inoltre, i bambini, sono generalmente a disagio d’innanzi a spazi aperti perché li induce a rivivere il trauma della separazione dalla mamma, che,magari, hanno già superato in ambienti conosciuti come la casa, l’asilo, il parco ecc…
Per cui voi genitori dovete solo imparare come si fa ad aiutare vostra figlia a superare queste paure legittime: la cosa più importante è non mostrarsi a disagio, l’ansia è contagiosa!!
Il mio consiglio, cari genitori, è quello di non sforzare Pamela a compiere nessun gesto che non si senta, spontaneamente, di fare, portatela a vedere l’acqua del mare, tenendola i braccio, in modo che possa sentirsi al sicuro, ma possa, nel contempo, esplorare e scoprire, questa nuova realtà, con i suoi occhi curiosi. Quando siete sotto l’ombrellone, se mostra disagio, nel stare adagiata sulla sabbia , lasciate che continui ad osservare , il mondo che la circonda, seduta sulla sdraio, un punto di osservazione privilegiato e, soprattutto, rialzato! Altrimenti, potreste provare ad organizzare, per lei, una postazione, tra i vostri due lettini, con un telo steso sulla sabbia, i suoi giochini preferiti a disposizione e, perché no, una piccola piscinetta, con i bordi bassi, che funga come “oggetto transizionale” tra la vasca di casa, dove è abituata a fare il bagnetto, la piscina dove ha seguito il corso di acquaticità, lo scorso inverno, e l’immensità del mare…. Lasciatela paciugare liberamente, sono certa che dai suoi gesti sarete in grado di capire se ha voglia di entrare nella sua piccola piscinetta oppure no.
Quando e se, avrà preso confidenza con questi due elementi : la sabbia e l’acqua, potrete provare a portare Pamela sul bagnasciuga, per giocare con palette e secchiello, attendendo, con molta pazienza, che sia lei a muovere i “primi passi” in direzione dell’acqua del mare, sentendosi libera e pronta per questa nuova esperienza.
Inoltre dovrete evitare di rassicurarla troppo perché potrebbe passare l’informazione che fa bene ad aver paura, se ci vuole così tanto coraggio per affrontare quella cosa; l’importante, per i bambini, è essere sempre presi, letteralmente, per mano , quando si apprestano a conoscere nuovi elementi, mostrandovi voi genitori, per primi, sicuri e divertiti da ciò che vi accade intorno…con un po’ di perseveranza e tanta serenità, Pamela, sarà in grado di superare tutto!