Ciucciare il dito è un gesto consolatorio che aiuta i bambini a calmarsi, ha origine fin da quando si trovano nel grembo materno ed è quindi un gesto istintivo.
Crescendo questa abitudine potrebbe arrecare danno allo sviluppo delle arcate dentarie oltre al rischio che insorgano problemi alla cute del dito stesso, per questi motivi se il bambino non ha smesso autonomamente di ciucciare il dito, intorno ai 3/4 anni, è necessario intervenire. Fornendo degli strumenti utile a superare la fase orale che caratterizza i primi anni di crescita del bambino.
IL GIORNO
Durante la giornata, se vi capita di vedere i vostri figli ciucciare il dito, mentre giocano o mentre guardano la televisione, per esempio, potete, con tono amorevole e rassicurante, invitarli a togliere il dito dalla bocca, spiegando cosa succede al loro “povero” dito quando lo ciucciano per tanto tempo. Potete, inoltre, suggerire, se sentono il bisogno di una piccola coccola, di venire a darvi una bella “abbracciatona”: la vostra disponibilità a fargli le coccole quando più ne hanno bisogno, li farà sentire più tranquilli.
Oppure puoi suggerire di utilizzare uno dei loro pelouches o giocattoli, che potranno abbracciare o utilizzare in qualsiasi momento, e potranno sistemare accanto a sé, qualsiasi attività decidano di fare, così da non sentirsi mai soli.
Se c’è qualche dentino che tarda a spuntare, invece, e i bambini tendono a ciucciare il dito, mettendoselo in bocca perché sentono un po’ di fastidio o dolore, allora il mio suggerimento è quello di mettere a loro disposizione dei giochi perla dentizione, adatti per questa eventualità, che forse già conoscete e che avete già utilizzato quando erano più piccoli: sono giochi di materiali gommosi che hanno al loro interno un liquido che si raffredda, e per questo motivo vanno riposti nel frigorifero, e le cui pareti sono spesso ruvide, per consentire al bambino di grattarsi le gengive nel punto in cui avvertono il fastidio, donando loro sollievo grazie anche alla loro caratteristica refrigerante.
Inoltre possono essere utilizzati dei gel a base di aloe, che vendono in farmacia, e per i quali vi consiglio di consultare il pediatra di fiducia, che grazie alle loro proprietà lenitive faranno sì che i bambini percepisca una sensazione di sollievo.
LA NOTTE
Durante le ore notturne, sarà più impegnativo togliere ai bambini l’abitudine di ciucciare il dito, ma non sarà impossibile! Dovrete solo rimboccarvi le maniche, armarvi di tanta pazienza e soprattutto tanta costanza.
Quando metterete i bambini a letto, seppure non conosca nel dettaglio quali siano le vostre routines che ovviamente dovete conservare, assicuratevi che non si addormentino mantenendo l’abitudine, ormai consolidata, di ciucciare il dito: questo sarà già un buon punto di partenza. Sostituite il loro bisogno di consolarsi con il dito in bocca con tante, tante coccole, soprattutto con tante carezze sul volto, in modo da non fargli venire voglia di portare il dito alla bocca, mentre i lori occhi, piano piano, si socchiudono. Potete inoltre proporre di portare a nanna con loro uno di quei giocattoli o pelouches con cui, magari, hanno giocato nel pomeriggio: anche questa “compagnia” nel loro lettino, farà sì che i bambini cerchino qualcos’altro con cui sentirsi più sicuri mentre dormono, o semplicemente si imbattano nel gesto di portarsi la mano alla bocca per ciucciare il dito, e si accontentino dell’alternativa.
La parte più impegnativa arriva ora: dovrete alzarvi di tanto in tanto, durante la notte, per andare a controllare i bambini, che sicuramente nei primi giorni, di questo percorso, continueranno a mettersi il dito in bocca, quindi spostateglielo, magari distendendo le loro braccia lungo il corpo e riponendogli vicino il peluche o il giocattolo, scelto per fare la nanna. Se sarete costanti nell’utilizzare questo metodo, posso assicurarvi, per esperienza, che in poco tempo i bambini perderanno l’abitudine di ciucciare il dito.
Quindi, mi raccomando: solo tanta, tanta costanza e perseveranza vi faranno raggiungere gli ottimi risultati di cui andrete fieri, voi e i vostri bambini.
Con dedizione dada Melissa