D: Cara Melissa, ho 3 bimbi molto vicini, il grande 3 anni e mezzo (fa i 4 a novembre), il medio 21 mesi, la piccola 6 mesi che allatto ancora. Oltre a qualche eccezione sono tutto il giorno da sola con loro. Il mio problema più grande è educarli al gioco avendo età diverse. Premetto che ora che il medio cresce fanno tanto assieme…il grande racconta a modo suo i libri…corrono o fanno circuiti con le macchine cavalcabili…ecc… Il grande ha zero pazienza e appena non riesce a fare qualcosa urla e rompe tutto, lancia le cose, e non c’è verso di calmarlo…io intervengo dicendo che può arrabbiarsi ma che non si rompono o lanciano le cose! Il medio vedendo il grande ora lancia tutto…giù dalle scale, in giro, ecc…anche lì faccio la stessa cosa e lo invito a non lanciare le cose, ma non capisce proprio…ora con il caldo li minaccio che li spruzzo con la pistola d’acqua ma è più per gioco…e qualche volta funziona! Hanno entrambi bisogno di fare tanto movimento ma con casa grande e giardino, passeggiate, ecc…quello non gli manca. È una disperazione il gioco, appena il medio prende in mano un gioco, il grande (per gelosia credo) glielo tira via ma non ci gioca… anche lì vado, mi inchino ad altezza occhi e spiego che non si tira via il gioco e che anche a lui non piacerebbe…poi tento di trovare un altro gioco che possa interessare al grande…ma è davvero difficile…sono tanto piccoli e fanno fatica a giocare soli, dovrei essere sempre lì con loro, ma avendo anche il baby non mi è sempre possibile arrivare dappertutto…tra farla dormire, preparare i pasti…poi i mestieri, con loro in giro me li sogno! Con questa lettera vorrei chiederti qualche aiuto, idea o input per riuscire a coordinare e gestire meglio le giornate, perché io sono sfinita e non voglio finire ad essere sempre nervosa o arrabbiata perché passo ore a dire che non si lanciano i giochi senza alcun successo! Scusa ho scritto tanto e veloce spero si capisca la problematica. Grazie mille! saluti Kay

R: Salve Kay, complimenti per la tua bella e numerosa famiglia! Leggendo la tua email mi sembra di intuire che il problema, oltre all’organizzazione dell’attività ludica, condivisa tra i tuoi figli più grandi, credo due maschietti, sia la necessità di gestire le frustrazioni e i sentimenti di possesso dei giochi da parte del tuo bimbo più grande!

Per quanto i tuoi figli siano ancora piccoli, hanno due età nelle quali, alla scuola d’infanzia e al nido, nel caso in cui le abbiano frequentate prima di questo lockdown, dovrebbero aver imparato a giocare anche da soli, oltre che in gruppo, condividendo i giochi a disposizione, anche se il piccolo si trova ancora nel pieno della fase dell’egocentrismo e il grande sia in dirittura di uscita da questa fase, tale per cui entrambi si sentono al centro del loro mondo e per la quale vorrebbero anche essere, singolarmente, al centro delle attenzioni genitoriali. E’ovvio che questa nuova condizione dettata dal lockdown, e cioè la convivenza forzata e prolungata con il proprio fratello, “prigionieri” delle quattro mura di casa e imbrigliati nella gestione temporale delle giornate scandite dalle esigenze di ciascun componente, ha cambiato le carte in tavola…

COME GESTIRE LE REAZIONI ALLE FRUSTRAZIONI

E’ normale che tuo figlio si senta frustrato d’innanzi alla difficoltà di non riuscire: è un sentimento che non mancherà in altre occasioni, anche nel corso della crescita: l’importante sarà far capire loro che è un sentimento lecito e che deve solo imparare a gestire le pulsioni che scatena!

Il primo esempio positivo deve essere proprio il tuo, o comunque quello dei genitori in generale: davanti allo scatto di rabbia, nel nostro caso il lancio dei giochi, non arrabbiatevi! Così facendo non vi metterete sullo stesso piano di vostro figlio e non perderete l’autorevolezza che contraddistingue il vostro ruolo: vedervi sereni lo aiuterà a calmarsi in maniera autonoma. Un abbraccio consolatorio e contenitivo poi, oltre a rassicurarlo lo farà sentire importante e ascoltato nella sua difficoltà! Una volta calmato, sarà molto importante spiegargli, con tono disteso e amorevole ma anche fermo e irremovibile, che il comportamento messo in atto non è accettabile e che prevede una conseguenza, come regola: nel tuo caso ti consiglierei di istituire una sorta di “scatola della rabbia” nella quale riporre tutti i giochi che lo hanno fatto arrabbiare e che ha lanciato, senza scomporti e perdere la calma, promettendo di restituirglieli solo quando smetterà di avere questo atteggiamento che tu non condividi. Con il fratello più piccolo, che imita questi stessi comportamenti, ovviamente dovrai adottare lo stesso metodo…

Oltre a questo escamotage, ti consiglio di parlare con tuo figlio, una volta che si sarà calmato, in merito alle motivazioni che l’hanno fatto arrabbiare, proprio per non reprimere ma bensì accettare questo sentimento, cercando insieme un metodo alternativo per sfogare la sua frustrazione come ad esempio fare un bell’urlo liberatorio fuori di casa o una corsetta intorno alla casa, nel giardino o nella sua cameretta.

GESTIRE LA CONDIVISIONE DEI GIOCHI TRA FRATELLI

Per quanto riguarda la gestione dei giochi e il sentimento di possesso che ognuno dei tuoi figli investe in questa dinamica, ti suggerirei di iniziare la giornata proponendo ai tuoi bambini di dividersi alcuni giochi con i quali scelgono di giocare e che per quel giorno saranno solo dell’uno o dell’altro, riponendoli in due spazi o contenitori ben divisi in modo che non possano litigarseli; potranno ovviamente decidere di condividere o giocare insieme. Nel caso in cui l’uno o l’altro dovessero appropriarsi di un gioco dell’altro, senza aver prima ottenuto il consenso e si innescasse quindi un litigio, il mio consiglio è quello di mettere in pausa dal gioco, magari seduto in un altro spazio rispetto a quello dedicato al gioco, chi di loro non avrà saputo rispettare le regole. Questa modalità di gestire i conflitti farà capire ai tuoi bambini che ci sono delle regole implicite, nel gioco, che prevedono il rispetto degli spazi e degli oggetti altrui che, nel caso in cui vengano eluse, prevedono una conseguenza. ( leggi anche COME INSEGNARE AI FRATELLI A CONDIVIDERE )

COME GESTIRE UN’INTERA GIORNATA CON TRE BAMBINI

Cara Kay, alla fine della tua email mi chiedi qualche spunto per gestire la giornata con i tuoi figli che nella maggior parte dei casi grava solo sulle tue spalle. Io un’idea ce l’avrei…

Innanzi tutto scandire il tempo delle giornate che passate insieme, includendo le esigenze “pratiche” della sorellina, facendoti aiutare ed assistere dai fratelli maggiori a gestirle: potresti fare un bel cartellone con dei disegni che illustrino i vari momenti della giornata, dal mattino quando tutti vi svegliate, alla sera quando andate a letto: di fatto le routines sono rassicuranti per i bambini in quanto sono fonte di certezze e costanti durante l’arco della giornata; nel loro essere ripetitive e prevedibili fanno sì che il bambino possa acquistare autonomia e autogestirsi. Quindi potresti assegnare loro attività diversificate a seconda del momento della giornata, per esempio quando devi allattare la piccola: potrebbero stare accanto a voi mentre leggono, sfogliano o raccontano una storia, in modo da creare un momento di calma; quando la piccola dorme potresti dedicarti a loro facendo un gioco condiviso; quando la piccola deve fare il bagnetto fatti aiutare, e in altri momenti lasciali liberi di giocare autonomamente con le regole scritte sopra e quando tutti fanno il riposino pomeridiano, se ti sono rimaste le forze necessarie, potresti dedicarti alla casa!

 

Sono certa che mettendo un po’ di ordine temporale, nelle vostre giornate, gestire i tuoi tre figli diventerà più semplice! Ovvio che non avverrà tutto da un giorno all’altro, ma ci sarà bisogno di un periodo di adattamento quindi…pazienza e perseveranza devono essere le tue miglior compagne, cara mamma, in questo periodo di assestamento!