D: Cara Melissa,
Ti scrivo perché vorrei un parere, un consiglio da te che leggo essere così esperta in materia.
Ho 2 figli, gemelli , Giacomo e Ludovica, e da poco è nato il terzo: Lorenzo, che allatto.

E pensare che fino a 3 anni fa ero convinta di non poter neanche  diventare mamma.
Ho un marito ortopedico che in condizioni di non quarantena torna tardissimo la sera, questo per dirti che gestisco prevalentemente tutto io.
Il consiglio che volevo è in merito ad un recinto che ho, e nel quale i miei bambini trascorrono, ahimè, le loro giornate, passando dal fare la pappa nei seggioloni al recinto ( dimensioni 2 metri x 2 metri).
La casa è piccola (60 mq) e qui siamo in affitto in attesa di trasferirci in una più grande dove ovviamente hanno bloccato i lavori.
Approfittando della presenza di mio marito, sto facendo uscire un’oretta al giorno i bambini dal recinto con risultati avvilenti per noi: buttano tutto a terra, Giacomo sbatte talmente forte le porte che rompe i battiscopa, se il balcone è aperto lancia le cose giù… senza dire che devo chiudere il piccolo Lorenzo all ’ ingresso altrimenti non so che combinano con il carrozzino.
Ho paura di aver cominciato tardi, che questo restrizione nel recinto porti ad aspetti futuri negativi del loro carattere.
Ah, a Gennaio avevano cominciato l’asilo nido, per permettere loro una maggiore libertà di movimento, ma purtroppo è venuta meno anche questa possibilità.
Non so che fare… mi daresti un consiglio?

 

R:Carissima, sicuramente nella tua situazione (gemelli da gestire nella primissima fase motoria, casomai in stato interessante) la soluzione del box ti è sembrata la migliore, non lo metto in dubbio.

Questa soluzione ti ha sicuramente aiutato nella gestione dei bambini e del resto delle faccende, ma ha limitato a quello spazio i tuoi bambini ed ora, quando gli accordi un po’ di spazio e libertà in più, per loro è come la notte di Natale: tutto sbrilluccica e ogni cosa nuova è come un regalo del misterioso Babbo Natale!

Nella tua lettera non mi specifichi l’età di Giacomo e Ludovica che comunque immagino essere inferiore ai due anni…ma poco importa l’età, ciò che accade quando tu li “liberi dal recinto” è assolutamente normale e doveroso che avvenga: i bimbi dimostrano curiosità nei confronti di tutto ciò che vedono intorno a loro, purtroppo però non sanno come relazionarsi a queste novità perché non l’hanno mai fatto fino ad oggi!

Non vi avvilite carissimi genitori, perché i bambini sono delle spugne, dovete solo inondarli di sapienza!

Approfittando dei momenti nei quali il più piccolo dorme e, complice questo periodo di compresenza genitoriale, io vi suggerirei di accompagnare i vostri bambini alla scoperta dei diversi spazi abitativi e degli oggetti che li arredano, impegnandovi, con molta pazienza e dedizione, ad insegnar loro i diversi, ma corretti, utilizzi degli oggetti che i  vostri bambini dimostreranno di voler maneggiare per conoscere. Certo non basterà dir loro le cose una volta soltanto: sono piccoli, hanno bisogno di tempo per fare propri gesti e concetti nuovi. Così come non basterà una visita guidata della casa per renderli consapevoli e consci degli spazi che li circondano e della corretta fruizione di essi.

Oltre ad un’immancabile dose di pazienza, occorreranno diverse prove, tentativi, dopo un certo numero di volte, nelle quale ripeterete sempre uguale lo stesso concetto in merito a come comportarsi: per esempio con le porte, come tu mi scrivi, se continueranno a reiterare lo stesso comportamento a cui mi hai accennato, occorreranno anche degli stop all’attività che stanno facendo. per far capire loro l’importanza delle spiegazioni che voi con tanta pazienza gli avete fornito, e sulle quali non avete intenzione di scendere a compromessi.

Certo, se i tuoi bambini avessero potuto frequentare l’asilo nido, avrebbero potuto imparare tante piccole regoline di vita sociale e comune, utili nella gestione dei bambini stessi, anche in casa; purtroppo quest’ anno è andata così e ora tocca a voi questo meraviglioso, per quanto faticoso, compito di accompagnare i vostri bambini nella conoscenza degli elementi che arricchiscono il loro mondo ( relegato per ora alle quattro mura di casa) e della loro corretta percezione e fruizione.

Spero che le mie parole ti possano aver confortato e dato uno spunto positivo per affrontare la situazione che state vivendo in questo momento; rimango comunque a vostra disposizioni per eventuali altri dubbi e chiarimenti.