Ciao Melissa, ho bisogno di aiuto per gestire la perdita del ciuccio di mio figlio. Giulio ha 2 anni e 3 mesi, e più o meno da 4 mesi abbiamo iniziato a limitare l’uso del ciuccio a momenti di tensione o per la nanna. Giulio ha sempre avuto due ciucci con lui durante la nanna. Da una decina di giorni uno dei due ciucci si è rotto (spesso usa il ciuccio anche x digrignare i denti…sembra uno sfogo nervoso); a quel punto gli abbiamo spiegato che si è rotto e che andava buttato e lui lo ha accettato senza problemi (qualche volta ripeteva a se stesso che si è rotto e tutto finiva lì). Adesso però anche il secondo ciuccio si è rotto, abbiamo fatto lo stesso processo ma in questi due giorni Giulio è più nervoso, la notte non dorme molto e si sveglia con pianti inconsolabili. Che fare a questo punto? Il papà cerca di gestirlo distraendolo con cartoni e giochi anche durante la notte, io lo lascio sfogare spiegandogli che tutto va bene anche senza il ciuccio. Al momento si calma solo col papà. C’e anche da dire che la cosa succede anche in concomitanza con il farlo dormire nel suo letto (processo iniziato 3/4 settimane fa in maniera costante), anche questo sembrava andare bene…Giulio dorme nel suo letto insieme a me e poi io torno nel mio letto quando dorme e se lui si sveglia ci viene a trovare nel lettone. Che dipenda anche da questo il suo disagio? Non so come approcciarlo e io e mio marito abbiamo due visioni completamente diverse e anche questo non aiuta. Qualche consiglio pratico?
Grazie mille
Marialuisa
Cara Marialuisa, intanto voglio fare a te e tuo marito i complimenti per come avete gestito l’abbandono del ciuccio: dicendo a Giulio la verità sull’accaduto e permettendogli di elaborare la perdita del suo oggetto consolatorio per eccellenza .
Il fatto che, in concomitanza con la perdita del ciuccio, tuo figlio stia acquisendo nuovi traguardi, come quello di dormire nel suo lettino, è normale che crei dei nervosismi, ma con un po’ di pazienza, perseveranza, comprensione e anche qualche escamotage, riuscirete ad affrontare anche questo step.
In questa fase, però, è molto importante che tu e tuo marito seguiate una linea comune, Giulio è ancora piccolo e viene rassicurato dalle routines che lo circondano, mentre due comportamenti diversi, da parte di voi genitori, lo destabilizzano e non creano in lui la giusta sicurezza per raggiungere, in maniera serena, questa sua nuova conquista.
A tal proposito vorrei che tu e tuo marito poteste valutare, insieme, due aspetti rilevanti:
- i ciucci con cui dormiva Giulio servivano, all’ occorrenza, per trovare conforto nel momento in cui si svegliava, cercandoli tra le lenzuola, o sotto il cuscino e portandoseli alla bocca, e grazie alla loro suzione, riusciva a riaddormentarsi da solo.
- Giulio si addormenta con te accanto, confortato dalla tua presenza si abbandona tra le braccia di Morfeo ma quando si sveglia, nel cuore della notte, magari al buio, si ritrova da solo e questo può creare in lui uno stato d’ansia che sfoga con un pianto inconsolabile.
Presa coscienza di questi due aspetti molto importanti, vi vorrei dare due suggerimenti:
- sostituite i ciucci con un oggetto che diventi per Giulio una nuova consolazione nel momento del bisogno, per esempio un pupazzo, che possa accompagnarlo nel suo lettino, che possa stringere a sé mentre chiude gli occhi e che possa ritrovare nel momento in cui si risveglia durante la notte.
- Quando è ora di mettere a letto tuo figlio, cara Marialuisa, metti nel letto con lui il suo pupazzo, che possa abbracciarlo, così come fa con te quando lo addormenti, rimani vicino a Giulio e magari, come forse fai già, raccontagli una storia o cantagli una ninna nanna, quando ti accorgi che sta per cedere al sonno, salutalo e lascia che si addormenti del tutto, senza la tua presenza al suo fianco.
Così facendo, se Giulio si sveglierà nella notte, non avrà paura perché si ritroverà nella stessa situazione in cui si è addormentato e avrà vicino a sè il suo nuovo oggetto consolatorio che lo conforterà.
Per aiutare Giulio a rilassarsi prima della nanna, puoi fargli un bel bagnetto, un po’ di coccole sul lettone e volendo potreste ascoltare insieme un po’ di musica dolce e rilassante.
Nella tua email mi fai anche presente che Giulio usava il ciuccio per digrignare i denti, probabilmente per l’ accumulo di tensione emotiva dovuta ai cambiamenti in corso; se questa fosse la ragione, nel momento in cui tuo figlio si abituerà alle nuove routines, smetterà di digrignare i denti. Se, invece, il problema fosse legato a nuovi dentini in arrivo, potresti provare ad offrirgli ausili massaggiagengive che grazie alle loro superfici leggermente ruvide ma morbide e al gel refrigerante gli daranno un po’ di sollievo. Se noti che può averne bisogno anche di giorno, offriglielo per qualche minuto, più volte, nell’arco della giornata, altrimenti offriglielo solo la sera prima di andare a letto facendo sì che prenda confidenza con le potenzialità di questo oggetto, poi lasciaglielo nel letto, facendogli notare dove lo posizioni, in modo che possa usufruirne nel caso ne sentisse il bisogno.
Spero che i miei consigli possano esservi utili per affrontare questa fase, sono certa che una buona dose di pazienza sia il segreto per raggiungere, serenamente, ogni vostro obbiettivo!