Buongiorno carissimo popolo di genitori disperati alle prese con “colate di moccolo”: la stagione del raffreddore è iniziata e, nella migliori delle ipotesi vi darà forse qualche periodo di tregua, ma durerà fino all’arrivo della primavera. L’ importante sarà non farsi prendere dallo sconforto!
Questo inizio della stagione autunnale, instabile più di un “marzo pazzerello”, sta mettendo a dura prova la salute dei grandi ma soprattutto dei piccini. Gli sbalzi di temperatura tra le diverse ore del giorno, oltre che tra ambienti esterni ed interni, che vengono frequentati da adulti e bambini, favoriscono l’insorgere di virus nelle vie aeree che si manifestano con il raffreddore, l’otite, il mal di gola e a volte anche bronchiti, tutte condizioni che spesso prevedono anche qualche linea di febbre.
A tal proposito è bene tenere in considerazione che i bambini, soprattutto quelli sotto i 6 anni, hanno un sistema immunitario in via di sviluppo, che per compiere questo graduale processo, necessita di conoscere virus differenti e nuovi. Man mano che il bambino crescerà, il suo sistema immunitario maturerà, fino al raggiungimento della fascia di età che va ai 4 ai 6 anni, nella quale si ammalerà meno frequentemente. Quindi abbiate innanzi tutto pazienza e una buona dose di fiducia nel futuro!
Nell’ attesa che il sistema immunitario si rafforzi, probabilmente assisterete a episodi di naso chiuso, dovuto all’ accumulo di muco all’interno delle narici, forse qualche colpo di tosse e sicuramente qualche starnuto, che sono, di per sè, un autodifesa dell’organismo impegnato a cercare di espellere i virus, sotto forma di secrezioni. A questi sintomi potrebbero aggiungersi mal di gola e febbre. Non vi allarmate, cari genitori, rientra tutto in un processo naturale che tende ad estinguersi in maniera del tutto spontanea, sarà sufficiente avere la pazienza di attendere che il malanno completi il suo iter.
Detto questo mi rendo conto che il raffreddore è uno stato fisico molto antipatico: per noi adulti, che abbiamo comunque le capacità per gestirlo, figuriamoci per dei bambini piccoli che, per esempio, ancora non sono in grado di soffiarsi il naso e nemmeno di comunicare la fonte del loro disagio. Rimboccatevi quindi le maniche, cari genitori, eroi dei vostri pargoletti, e state pronti a mettere in atto qualche mossa strategica per alleviare il fastidio dovuto ai sintomi di questo malanno ricorrente.
Raffreddore non ti temo!…strategie di attacco
La pulizia del naso, innanzi tutto, è molto importante, soprattutto per i bambini in fasce che respirano dal naso e possono infastidirsi soprattutto durante una poppata o durante le ore di sonno. Sarà quindi necessario effettuare dei lavaggi nasali, prima spruzzando nelle narici una soluzione fisiologica o prodotti simili, come acqua di Sirmione o altri generi di acque termali, acqua di mare sterilizzata o acqua e sale bolliti in casa. Per spruzzare queste soluzioni nel naso, a meno che i dispositivi acquistati non siano già dotati di un sistema apposito, potrete avvalervi di una semplice siringa senza ago, avendo cura di iniettare la soluzione scelta, con una certa pressione in modo che possa essere efficace al fine di rimuovere le secrezioni.
Una volta conclusa questa operazione, non senza difficoltà dato che i vostri bambini opporranno, quasi nella totalità dei casi, molta resistenza e daranno libero sfogo alle loro capacità vocali…. non è ancora il momento di demoralizzarsi, nè di sentirsi in colpa nei confronti dei “malcapitati”…. siete solo a metà dell’opera!! Infatti la prossima operazione da compiere sarà la temutissima aspirazione del naso che potrete effettuare con due tipi di dispositivi diffusi in commercio: le pompette aspira muco e i classici aspiratori nasali collegati, tramite un tubicino, ad una bocchetta dalle quale aspirare delicatamente il muco dalle narici del bambino. Questi due ausili sono molto utili per liberare il naso dalle secrezioni e permettere ai bambini di respirare, senza provocare alcun danno.
Per cercare di resistere agli attacchi del raffreddore dovrete avere alcuni accorgimenti che, per quanto non vi risolveranno i problemi derivanti dallo status in corso, almeno allevieranno i fastidi ai diretti interessati, e daranno un po’ di tregua anche a voi genitori :
- fate in modo che i vostri bambini assumano molti liquidi, latte o acqua, in modo da fluidificare il muco;
- umidificate gli ambienti nei quali i vostri bambini passano il loro tempo, e soprattutto nei quali dormono: infatti un eccesso di aria calda e secca rischia di seccare il muco, formando delle crosticine che rendono ancora più difficoltosa la respirazione, occludendo le narici;
- tenete il materasso del bambino leggermente sollevato, eventualmente mettendo un cuscino sotto lo stesso, perché la posizione semi seduta , garantisce il defluire del muco evitando fastidiosi colpi di tosse;
- chiedete consiglio al vostro pediatra, soprattutto nel caso in cui sopraggiunga uno stato febbrile e persista nei giorni.
Ecco stilato il vademecumm per la sopravvivenza al periodo del “naso colante”…non temete cari genitori: siete degli ottimi combattenti e avrete la meglio, io ne sono certa!!