Buongiorno carissimi genitori! Oggi vorrei potervi parlare di un “problema” comune a molte famiglie, a prescindere dal numero di bambini che abitano la casa del nucleo familiare stesso: l’invasione dei giochi!

Mi è capitato spesso di entrare in case dove il disordine “da giochi” regnava sovrano in qualsiasi stanza attraversassi: dalla cucina alla sala, dalla camera matrimoniale a quella dei bambini ( l’unica a mio parere legittima ), per passare anche dalla cucina e, perché no, dal bagno. Se l’invasione aliena rimane un mistero, quella dei giochi è una certezza assoluta che, però, non giova nè ai bambini nè tanto meno agli adulti.

Si possono ammettere giochi sparsi in ogni dove fino a quando il bambino, che cresce nella casa, è piccolo, si mette alla prova ogni momento per conquistare le sue autonomie: curioso e propositivo si emula nella scoperta non solo del mondo che lo circonda, ma anche delle proprie sconosciute abilità ed è quindi oggetto delle minuziose attenzioni del genitore, che, come è giusto che sia, vuole e deve osservare ogni sua piccola mossa, evoluzione, tentativo di approcciarsi alla vita, con il nobile scopo di garantire al bambino stesso, sicurezza e incolumità, fisica e psichica.

AD OGNUNO IL SUO SPAZIO

Quando i bambini crescono, così come l’autonoma gestionale del momento ludico ( e non intendo certo che debbano aver raggiunto la maggiore età, già due anni sono sufficienti e a volte anche troppi ), è giusto insegnare loro che, per quanto siano re e regine indiscusse del vostro cuore di mamme e papà, la casa non è un regno passibile di invasione da parte dei loro innumerevoli giochi. Ogni stanza deve avere un preciso utilizzo, così come ogni abitante della casa è giusto che abbia i suoi spazi. Anche questo accorgimento nei confronti dei vostri figli, e degli spazi propri o in condivisione con il resto dei familiari, è un insegnamento volto a far interiorizzare il concetto ed il bisogno del rispetto degli altri, di sé, degli oggetti e degli spazi, necessario per vivere all’interno della società, che in questo caso è rappresentata dalla famiglia.

Lo spazio per il gioco, quindi , deve essere …nella stanza propria dei bambini, quella in cui dormo e appunto giocano e in un futuro ci faranno i compiti, studieranno e giocheranno con i loro amichetti. Sarebbe importante riporre i giochi alla loro portata, in modo che possano fruirne liberamente scegliendo di volta in volta ciò che preferiscono e potendolo riporre autonomamente, quando finiscono di giocarci, altro insegnamento da trasmettere ai piccoli “Attila” di casa, perché l’ordine che ci circonda aiuta, anche, la loro serenità interiore,così come quella di noi adulti; al contrario, un eccessivo disordine provoca confusione e agitazione .

POCHI E…”POVERI” MA BUONI

Molto importane è anche la selezione dei giochi che metterete a disposizione dei vostri bambini: capisco la giusta teoria della conservazione, quella della specie però! Infatti questa teoria non vale per i giochi che i vostri figli possiedono fin da quando erano in fasce . Così come ogni stagione ha le sue sfumature, così ogni età ha la sua evoluzione e continuare a proporre ai bambini dei giochi infantili per la loro fascia di età, non aiuta certo il loro progresso psichico e fisico. Riponete quindi i “vecchi ” giochi in uno sgabuzzino, una cantina o un garage, potrebbero tornavi utili nel caso in cui arrivassero fratellini e/o sorelline, oppure fatene dono a bambini di famiglie più sfortunate che non possono permetterseli ma, assolutamente, non conservateli tutti impilati o incastrati maldestramente e inutilmente nelle stanze dei vostri bambini.

Inoltre è bene tenere sempre a mente che il bambino ha bisogno di momenti in cui possa annoiarsi, per sviluppare la propria fantasia, quindi non fate a gara tra familiari a chi regala il gioco più bello, ricercato e innovativo del momento: barattate l’acquisto del gioco di ultimo grido con un’ora del vostro tempo e dedicatela ai vostri bambini. Potreste proporre loro oggetti di comune utilizzo come tappi di bottiglie, rotoli di carta igienica terminati o da cominciare, un mazzo di carte, delle mollette per il bucato, diversi formati di pasta di semola e lasciatevi stupire dalla loro immaginazione. Preparatevi ad essere coinvolti in un “magico gioco” . I bambini apprezzeranno, entusiasti,  questo momento di condivisione, molto più di quanto avrebbero potuto fare con il gioco di ultima generazione e i loro ricordi rimarranno impressi per sempre nella loro mente e nel loro cuore.