ECCO IL REGALO PER IL MIO PAPA’: UNA LETTERA

“Caro papà,

oggi è il giorno in cui si festeggiano tutti i papà del mondo…io festeggio te, che ai miei occhi di eterna figlia sei il papà migliore del mondo! Lo so: un giorno, un abbraccio, un augurio ed un regalo, non basteranno mai per dirti quanto tu sia importante, e lo sia sempre stato nella mia vita, e per dirti quanto ti sia grata di essere stato un padre presente, attento, autorevole ma nello stesso tempo comprensivo, accomodante e grande sostenitore della mia crescita, ieri come oggi, in questo mondo meraviglioso che è la mia vita!

C’è una frase che tu ripeti sempre a me e a mia sorella, nel tuo dialetto ferrarese di appartenenza, ed è “al fin dei guai il pa’ non manca mai” ed è sicuramente la frase che meglio rappresenta, caro papà, il ruolo che giorno dopo giorno, hai intrapreso nella mia esistenza. Ci sei sempre stato e continui ad esserci senza tirarti mai indietro, elargisci per noi consigli pratici e di vita, sei sempre pronto a correre, nel senso letterale della parola, ogni qual volta a noi figlie capiti un guaio, ma anche ogni volta che ti invitiamo a condividere con noi i nostri successi: tu sei lì e per quanto tu non sia un chiacchierone… i tuoi occhi esprimono, molto meglio di mille parole, i sentimenti di amore e stima che provi nei nostri confronti…grazie!

Certo non posso avere un ricordo vivido dei miei primissimi anni, ma le foto di noi, che conservo gelosamente, parlano di un padre che mi teneva stretta tra le sue forti braccia per coccolarmi!! La mamma, nonché tua moglie da 40 anni, racconta di un bravo padre disponibile a condividere con lei le gioie e le fatiche della cura di un neonato, il primo tra l’altro, quando si trattava di farmi un bagnetto, di cambiarmi il pannolino, di addormentarmi, di darmi da mangiare e di accudirmi anche in piena autonomia.

Dal canto mio potrei raccontare tantissimi episodi che per quanto siano lontani nel tempo, rimangono vivi nella mia memoria, esempi di quanto “avermi tra i piedi” non ti infastidiva, al contrario, ti piaceva molto e ti riempiva di orgoglio. Ricordo anche le volte che, con molta fermezza, mi hai rimproverata per qualche malefatta, e per quanto allora posso aver avuto la tipica reazione di una bambina, o peggio ancora di un’adolescente, ad oggi non posso che ringraziarti per avermi insegnato ad essere rispettosa innanzi tutto di voi genitori e poi delle regole del buon vivere, se così le possiamo definire.

Devo a te la mia integrità morale, certo quanto la devo a quella santa donna di mia madre, che ci ha sopportato e supportato tutti, nel tempo, come anche oggi. E anche il mio coraggio e la mia forza sono merito del tuo esempio di padre oltre che della tua, vostra, fiducia incondizionata nelle mie capacità, competenze, aspirazioni e sogni.

Grazie per quella sensazione di sicurezza tale per cui ad oggi non ho paura di cadere, perché so che potrò contare, per rialzarmi, sulle tue forti braccia, le stesse che un tempo mi cullavano.  Grazie perché l’amore e l’orgoglio che percepisco nei tuoi occhi ogni qual volta i nostri sguardi si incrociano, mi fa sentire amata e protetta, sempre.

Sappi che questi pensieri che oggi ho deciso di mettere nero su bianco, frullano nella mia testa ogni giorno, perché quello che hai fatto e fai per me quotidianamente, ha una valenza tale, ai miei occhi, da essersi ben radicato nella mia mente e da rendermi consapevole di doverti essere grata in eterno, per essere stato ed essere un padre meraviglioso!!”

Oggi, domenica 19 marzo 2017, ricorre la “Festa del papà” ed è proprio per questo motivo che rendo pubblica una lettera al mio papà, punto di partenza per poter condividere qualche parola in merito al ruolo del padre, all’interno della famiglia, nella relazione con i propri  figli, maschi o femmine che siano, e dell’importanza della sua figura.

La figura genitoriale del padre ha subìto significativi cambiamenti nel corso del tempo, complice l’emancipazione della donna, a livello professionale e sociale. L’uomo, all’interno delle dinamiche familiari, non è più relegato al solo ruolo di mantenimento della famiglia stessa, dell’ imposizione delle regole, spesso con punizioni e rimproveri, lontani, quanto meno per i primi anni di vita del bambino, dall’aspetto prettamente educativo e di cura dei figli, fungendo solo successivamente da ponte tra il bambino e la società. Oggi l’uomo è un valido compagno, nel senso più stretto del termine, della donna che ha affianco, moglie o compagna che sia, nell’ entusiasmante viaggio della genitorialità.

PAPA’ MODERNI

Fin dalla scelta del concepimento, l’uomo è protagonista, così come lo è, nel ruolo di valida spalla, durante la gravidanza, poiché contiene, non solo condivide, le emozioni positive e negative della propria compagna, rassicurandola con la sua presenza e con il suo sostegno. Quando nasce un bambino, il papà moderno è disposto ad occuparsi delle cure primarie necessarie, dal cambio del pannolino alla somministrazione della poppata, dal bagnetto al delicato momento dell’addormentamento. Questa collaborazione ha un ruolo fondamentale nella psiche dei bambini, fin da molto piccoli ed inoltre rafforza il legame padre e figlio ( nell’articolo E’ NATO UN PAPA‘, viene approfondito l’argomento in questione).

Oggi più di ieri, i padri mettono a disposizione dei propri figli il proprio tempo libero, lasciandosi affettivamente coinvolgere in momenti di gioco e di coccole, imparando ad essere espansivi nei confronti dei loro figli e aumentando, così facendo, non solo l’autostima dei bambini ma anche la loro, riconoscendosi inaspettatamente tagliati per il ruolo genitoriale. Forti di questo riconoscimento, a livello personale e familiare, sono disposti ad “accollarsi” i compiti più antipatici, come districarsi tra impegni professionali e impegni in attività extrascolastiche dei propri figli, riunioni scolastiche, partecipazione a feste di compleanno degli amichetti dei figli, colloqui con maestre e professori.

Man mano che i loro figli crescono, i nuovi papà sono pronti a modificare le attività a loro proposte e da condividere, adattandole con maestrìa all’età corrente; si impegnano a dare non solo insegnamenti pratici ma anche di vita, cercando tra l’altro di essere di buon esempio, come è giusto che sia, abbandonando in alcuni casi cattive abitudini e adottando nuove e più stimolanti routines di vita, potendo essere perciò un esempio di virtù, dalle cui i figli possono imparare anche le regole del vivere sociale, senza quindi vedersele imposte dall’alto, ma trasmesse come un’eredità familiare.

Insomma, i papà moderni ci tengono al loro ruolo e soprattutto a creare un rapporto con i propri figli, e questo non può che fare loro onore. Dunque, cari papà, per quanto non si finisca mai di imparare ad essere sempre più dei “bravi padri”, siete sulla buonissima strada!…passerete inevitabilmente dalla strada dell’errore, che però insegna molto di più di qualche libretto di istruzione. Il vostro compito è dunque quello di perseverare nei vostri intenti, con dedizione e convinzione. Un giorno, che può essere anche domani, qualsiasi sia l’età dei vostri figli o delle vostre figlie, quest’ultimi, se non a parole ma anche solo con un gesto, sapranno ripagarvi di tutti gli “sforzi” che state facendo, con il loro amore e la loro gratitudine.

CARI AUGURI AD OGNUNO DI VOI, DA UNA FIGLIA.