D: Ciao, mi chiamo Adele e la mia bambina, di quasi 3 anni, li compirà a marzo, si chiama Jennifer. Abbiamo un gatto che vive con me da prima che mia figlia nascesse. In questi quasi tre anni, della sua vita, Jennifer ha sempre giocato con il gatto, e a volte gli fa anche qualche dispetto… il gatto è fin troppo paziente ma a volte reagisce, nonostante questo e i miei puntuali rimproveri, lei persiste. Come posso educarla a rispettare il nostro gatto?
R: Cara Adele, se fino ad ora i tuoi rimproveri non hanno sortito l’effetto desiderato, così come le reazioni del gatto, in virtù del fatto che tua figlia Jennifer sta crescendo, puoi provare a coinvolgerla nella gestione pratica del gatto. Responsabilizzarla a prendersene cura, le farà vedere il gatto sotto una diversa prospettiva: non più solo un compagno di giochi ma un altro essere vivente, che ha necessità da soddisfare, spazi e tempi da rispettare. I benefici di questa relazione saranno a livello psicologico, in quanto l’interazione tra l’animale e la bambina farà sperimentare, a tua figlia, la relazione con l’animale; ed educativi, in quanto tua figlia impara la virtù di avere pazienza, nel rispetto appunto, delle esigenze del gatto, e anche la comprensione del diverso da sé.
CURA DEL GATTO
Potresti cominciare a coinvolgere Jennifer nella preparazione della ciotola, per dare da mangiare al gatto, si trattasse solo di versare i croccantini o svuotare una scatoletta di cibo con l’aiuto di una posata, e di sciacquarla una volte che il gatto avrà mangiato. La stesso cosa vale per la ciotola dell’acqua, potresti farla sciacquare a lei, fargliela riempire e riposizionare, magari farà un po’ di schizzi, ma sono certa che si divertirà, vivendolo come una sorta di gioco. Coinvolgila nel cambio della sabbia della lettiera, forse non le piacerà tanto, ma è un altro modo per insegnare a tua figlia qualcosa: capita di dover fare cose che non ci piacciono per prenderci cura dei nostri affetti, animale compreso. Quando la riterrai sufficientemente in grado di approcciarsi, anche a livello fisico, con il gatto, puoi insegnarle a spazzolarlo senza fargli male, e ancora, potresti coinvolgerla nelle visite dal veterinario, facendo passare il messaggio che il vostro animale domestico è una figura importante nel nucleo familiare.
GIOCHI CON IL GATTO
Per rafforzare il loro legame, insegna a tua figlia, se già non lo fa, a giocare in maniera più consapevole e adeguata con il suo amico gatto. Il mio consiglio è quello di utilizzare sempre un oggetto che sia il prolungamento delle sue mani, come un bastoncino, al quale sia appeso un qualche giochino per il gatto o un fazzoletto, da sventolare davanti al muso del gatto e cercare di farglielo afferrare con le sue zampine; puoi suggerire a tua figlia, Jennifer, di lanciare al suo amico animale una pallina da rincorrere e riportare o un croccantino da recuperare e mangiare. Oppure potresti insegnarle che nascondendo, in vari angoli della casa delle crocchette, il gatto sfodererà le sue doti da segugio, ritrovando questi “premi”, e tua figlia si potrà divertire non solo a nasconderglieli ma ad osservarlo mentre li ritrova. Un altro gioco che puoi insegnare alla tua bambina, da condividere con il gatto, è il gioco delle scatole: disseminandole per casa il gatto sarà stimolato a nascondervisi dentro e se le scatole saranno grandi, anche la tua bambina potrà interagire, in una sorta di nascondino da condividere con l’animale. Questi giochi contribuiranno a rendere il gatto un compagno di giochi per tua figlia, e non un peluche con cui giocare, e renderanno la bambina interessante anche agli occhi del animale stesso che, non rischiando di essere più un oggetto, si sentirà più sicuro e quindi farà cadere le proprie difese in favore di un’interazione positiva.
Detto questo ci tengo a sottolineare che la tua supervisione, in qualità di adulto e di genitore, è fondamentale durante l’interazione tra tua figlia e il vostro gatto: infatti i bambini non sono in grado di interpretare correttamente i segnali che il gatto emette, mentre tu sei in grado di capire quando bisogna dare un stop al gioco o alle coccole , perché il gatto dimostra di essersi indispettito.
Un’ultima, ma non meno importante, nota positiva che voglio sottolinearti, in merito all’opportunità benefica di convivere con un animale, e nel vostro caso specifico, con il gatto è la serenità che questo animale può regalare a tutta la famiglia, infatti accarezzandolo ci si rilassa, si riscoprono i gesti fatti con la calma, e anche le fusa, che il gatto emette nel momento in cui riceve le coccole, vi possono cullare, in un certo senso, influendo positivamente sul vostro morale.
Quindi, cara Adele, insegna a tua figlia il nuovo spirito con il quale deve interagire con il suo amico gatto, sono certa che lei sarà capace di sorprenderti dimostrandoti il suo impegno e la sua propensione alla cura dell’animale, facendo proprie le regole di una corretta convivenza all’insegna del rispetto.