D: Ciao, sono Walter,  e da pochi giorni sono diventato padre di un bambino bellissimo. Fino a che non l’ho stretto tra le mie braccia, forse non mi ero reso conto davvero che sarei diventato papà, e ora mi chiedo cosa dovrò fare, in questi primi giorni, per essere un buon padre per mio figlio e un buon compagno per mia moglie…

R: Congratulazioni caro Walter!  Comprendo il tuo smarrimento e i tuoi dubbi in merito alla nuova esperienza che ti aspetta in qualità di genitore. Infatti mentre le donne sono fisiologicamente spinte al rapporto simbiotico con il neonato, i papà devono destreggiarsi tra l’istinto alla cura del piccolo che dovranno imparare a mettere in atto, e la gestione delle nuove dinamiche che caratterizzeranno il rapporto con la madre del proprio figlio. Quindi il tuo compito di bravo papà è duplice: dovrai supportare tua moglie, nonché neo mamma, e potrai, anzi sarà tuo dovere di padre, prenderti cura del tuo bambino.

NON SOLO NEO-PAPA’ MA ANCHE SPALLA

Per far sì che entrambi siano sereni, la mamma e il neonato, ti consiglio innanzi tutto di supportare a livello pratico e molare la tua compagna. Quindi gambe in spalla, cerca di occuparti delle faccende domestiche come riordinare, fare la spesa, cucinare, lavare i piatti e se possibile dare una ramazzata: così facendo le concederai il privilegio di non sentirsi sovraccaricata da tutte le responsabilità che concerne avere una casa, e la famiglia che la abita, e sarà più libera di dedicarsi al suo pargoletto che di per sé consumerà tante delle sue energie. Un altro aspetto pratico che ti consiglio di gestire in questi primi giorni, caro papà Walter,  è quello delle visite di parenti e amici che tu dovrai cercare di coordinare al meglio, facendo in modo che la tua famiglia non ne cada preda: il solo risultato sarebbe un ambiente influenzato dal continuo via vai di persone e quindi ben lontano dall’essere un nido confortevole e sereno.

Tieni sempre bene presente che, ora più che mai, ricopri il ruolo di capo famiglia e che ognuno dei componenti di questa “tribù” ha bisogno del tuo sostegno, a cominciare proprio dalla tua compagna che dovrai aver cura di comprendere, capire, confortare, incoraggiare e coccolare. Non ti nego che la neo mamma, nei prossimo giorni, potrebbe farsi condizionare, come è giusto che sia, dal nuovo legame in cui è impegnata, ma anche da alcuni episodi che possono essere gli innumerevoli risvegli notturni del bebè, le sue coliche o alcune difficoltà nell’allattamento, a fronte dei quali manifesterà più stanchezza e forse anche più irritabilità. Proprio per queste ragioni, caro Walter, devi armarti di pazienza e disponibilità, nei suoi confronti.

Probabilmente l’amore smisurato, da cui viene travolta la mamma nel momento in cui nasce suo figlio, a maggior ragione se è il primo, ti farà sentire messo in secondo piano: dovrai quindi allargare le tue spalle per raccogliere le frustrazioni che tua moglie sfogherà su di te o con te, le sue ansie, le sue paure e lasciare che i suoi ormoni “impazziti” facciano il resto.  Certo è che l’arrivo di un figlio stravolgerà tutte le vostre routines e per gestire tutti questi cambiamenti, ma anche i tuoi sentimenti in merito, ti consiglio di continuare a comunicare con tua moglie: il confronto tra voi è molto importante, in questa fase delicata per entrambi, anzi per tutte e tre, inoltre così facendo potrete cementare la vostra unione e ritrovarvi ancora più complici.

COMPITI PER UN PAPA’

Per aiutarla, inoltre, ti suggerisco di partecipare attivamente all’accudimento del piccolo, collaborando o addirittura sostituendo la mamma nel momento del cambio del pannolino, nel momento in cui bisogna vestirlo, nel momento del bagnetto, cullandolo quando si deve addormentare e, nel caso in cui il bebè venga allattato anche con il biberon, potresti occupartene tu, caro papà: questo non solo solleverà la neo mamma dalle sue “fatiche” quotidiane ma getterà le basi e rafforzerà un sano e sereno rapporto tra te e tuo  figlio. Un altro gesto che sono certa sarebbe molto apprezzato dalla tua compagna, è quello di sostituirla qualche volte nelle levatacce notturne, soprattutto se non corrispondono alle poppate ma è il vostro cucciolo che necessita di essere rassicurato, cullato e riaddormentato.

Caro papà, non temere, tu aiuterai il tuo piccolo a crescere tanto quanto lui aiuterà, inconsapevolmente, te a maturare nel tuo nuovo ruolo di genitore; avverrà tutto in maniera così naturale che ti sembrerà una passeggiata… certo, con le sue salite e le sue discese, ma che ti regalerà grosse soddisfazioni! Vi faccio i miei migliori auguri.