D: Sono mamma di una bambina, Emma, che ha da poco compiuto i 2 anni, talmente tanto vivace da essere definita, in famiglia, una peste... Non sa stare ferma, le sue energie non si esauriscono mai, salta da un attività all’altra come una cavalletta e non si accontenta mai del tempo che le dedichiamo, al contrario è sempre alla ricerca della nostra attenzione facendone di cotte e di crude; io e il papà non sappiamo più come gestirla, tu dada Melissa avresti qualche buon consiglio da darci, in merito?

R: Cara mamma, il fatto che tu definisca, con amorevolezza “peste” la tua piccola Emma e che me la descrivi come una cavalletta, sempre in movimento e piena di energie, mi chiarisce il fatto che la sua eccessiva esuberanza si manifesti molto frequentemente e continuativamente nel tempo. Capisco quindi lo stato d’animo di voi genitori che avete difficoltà a gestire questi suoi atteggiamenti ricorrenti ma  imprevedibili, di volta in volta. Con la sua esuberanza, tua figlia esterna un’indole speciale: sicuramente è una bambina molto creativa. A volte, però, potrebbe anche essere l’espressione di una difficoltà o di una mancanza: bisogna quindi valutare bene il caso stesso, per poter comprendere la natura della sua vivacità e valutare se ci sono situazioni da risolvere. Comunque, cara mamma, sarà bene arginare questi suo atteggiamenti smaniosi, non solo per venire incontro al vostro desiderio, dettato anche dal bisogno, di gestire la vostra bambina, ma anche e soprattutto per consentire il suo corretto sviluppo psichico.

BAMBINA VIVACE, ALCUNE RAGIONI E ALCUNE SOLUZIONI

Le ragioni per cui tua figlia è sempre così vivace, possono essere molteplici, una di queste potrebbe essere l’arrivo o la presenza di un fratellino o di una sorellina, che tu non mi specifichi: nel caso fosse così, dovreste assecondare le richieste di Emma facendola sentire importante, senza farle pesare questo suo sentimento che altrimenti si radicherebbe in lei. Un’altra ragione potrebbe essere l’esposizione a troppo stimoli, anche ludici, quando Emma è stanca: per quanto possa sembrare un controsenso, questo tipo di situazione la potrebbe eccitare rendendola ancora più attiva. Sarebbe quindi il caso di cercare di ridurre questi stimoli, proponendole attività volte al rilassamento, come la lettura di una storia o la visione di un cartone piuttosto che di un documentario, magari sugli animali, che ai bambini piace molto e complici le musiche, solitamente usate di sottofondo, li aiuta a rilassarsi. A volte il suo atteggiamento può essere dettato, dalla semplice, se la vogliamo definire con questo aggettivo, ricerca della vostra attenzione: in questo caso sarebbe consigliato che voi trovaste del tempo di qualità ed esclusivo da dedicare a lei, ottenendo il risultato di placare la sua irrequietezza. Forse, ancora, cara mamma, il problema di Emma è che necessita di una valvola di sfogo, dopo aver trascorso la mattinata, o l’intera giornata presso la scuola dell’infanzia, presupponendo ovviamente che lei la frequenti: in questo caso il consiglio che ti suggerisco è quello di permetterle di giocare in uno spazio aperto, come il parco ad esempio o il giardino sotto casa, se ne disponete, per un tempo variabile, ma non troppo breve, in modo che possa non solo sfogare le tensioni accumulate durante la giornata, ma possa anche stancarsi fisicamente, esaurendo, o diminuendo, le sue energie smisurate.

Un’altra ragione che potrebbe celarsi, dietro l’atteggiamento troppo vivace di tua figlia Emma, cara mamma, potrebbe essere un disorientamento di fronte a varie figure di riferimento preposte al suo accudimento, come potreste essere te, il papà, i nonni, gli zii o un’eventuale baby sitter. Questa alternanza tra diverse persone, mette la bambina nella condizione non solo di dover sempre variare i suoi codici di comunicazione, ma anche di doversi adattare a diverse modalità educative: la conseguenza di questo continuo bisogno di prendere le misure con affetti, spazi e tempi diversi, porta Emma a superare i limiti, alla ricerca non solo dell’attenzione dell’adulto ma anche della sua autonomia, in una sorda richiesta di essere contenuta. Il mio consiglio, a fronte di questa probabile situazione, è quello di ridurre il numero delle persone che si prendono cura di Emma, che non dovrebbero essere più di due, e sopratutto dovrebbero avere le stesse modalità gestionali della bambina, e  gli stessi principi educativi, seppure con codici comunicativi differenti ma in accordo sulle regole e le routine da insegnare alla piccola.

Altro accorgimento che ti suggerisco è la chiarezza nei confronti di tua figlia in merito a ciò che può e non può fare, di fatto è necessario, nei confronti di un bambino/a eccessivamente vivace, stabilire dei limiti oltre il quale non sarà consentito loro andare, quindi dovrai parlarle sì con tanta fermezza quanta pazienza, ma anche con tono molto dolce e pacato, che enfatizzi la tua sicurezza, da cui anche la tua bambina trarrà forza. Al contrario, se tu scadessi in atteggiamenti nervosi, utilizzando quindi toni accesi o punizioni, dettate dall’impulso, produrresti l’effetto opposto a quello desiderato, rischiando di instaurare con Emma un rapporto di sfida, dettato anche dal suo temperamento esuberante. Nel caso in cui si presentassero momenti di crisi, in corrispondenza con capricci che tua figlia potrebbe fare in seguito ad una limitazione da parte tua, cara mamma, il consiglio è sempre quello di mantenere la calma, non urlare, ma conquistare la totale attenzione di Emma, bloccandola fisicamente in un caldo abbraccio che abbia non solo lo scopo di arginare il suo sfogo e calmarla, ma anche di mettere te alla sua altezza dandoti l’ opportunità di guardarla negli occhi e comunicare con lei, ribadendole i limiti che non può superare, e chiedendole anche il perché di quella crisi, facendola sentire importante e investita della tua attenzione e comprensione. Potrai anche invitarla a stare qualche minuto seduta a riflettere sul suo comportamento, prima di ricominciare a giocare: questo distacco dalle attività che le piace svolgere, le farà vivere la frustrazione stessa, nelle giuste proporzione. Se poi questo gesto diventerà, per Emma, una routine, molto probabilmente, per non dover smettere di giocare, imparerà a gestire in altro modo le richieste di attenzione nei confronti dell’adulto di riferimento.

Penso che ti sarebbe utile leggere anche un’altra risposta in merito ai capricci che qui ti allego: CAPRICCI E SCENATE TRAGICHE!  Mi auguro che i miei consigli ti aiuteranno a gestire la tua bambina tanto vivace con i giusti accorgimenti e anche con consapevolezza.