D: Ciao Melissa, sono Giada, la mamma di Beatrice che ha appena 6 mesi. Mia figlia è un amore di bambina, ma subisce una trasformazione quando dobbiamo spostarci con la macchina: non vuole stare sul seggiolino. Urla , piange e scalpita per tutto il viaggio, e per me, in tutta onestà, sta diventando un incubo!! dammi qualche buon consiglio, per favore !!

R: Cara Giada, non disperarti, come dico sempre, si trova una soluzione ad ogni situazione spinosa, quindi non avere paura, la troveremo anche per il tuo problema, o meglio , per quello di tua figlia Beatrice. Il fattore, indiscutibile e imprescindibile, è che il seggiolino o l’ovetto, a seconda dell’età dei bambini, sono ausili per la sicurezza di cui non si può fare a meno. E’ bene che questo concetto sia chiaro fin da subito, soprattutto a tua figlia, così come a tutti i bambini in generale, indipendentemente dal fatto che piangano o meno. Detto questo non voglio, di certo, sminuire  le ragioni che inducono tua figlia ad infastidirsi sul seggiolino .

RAGIONI PER LE QUALI I BAMBINI NON VOGLIONO STARE NEL SEGGIOLINO

Dovrai, cara mamma, cercare di capire perché tua figlia si innervosisce così tanto quando la metti sul seggiolino dell’auto. Ti consiglio, quindi, di comportarti come un’attenta e paziente spettatrice, durante uno dei vostri viaggi e osservarla. Le motivazioni potrebbero essere varie: il fatto di non poterti vedere in faccia o, al contrario, il fatto di non poter vedere la strada, il fatto stesso di essere legata, magari si annoia durante il tragitto, oppure sta scomoda nella posizione in cui il seggiolino la “costringe” . Potrebbe, inoltre , essere infastidita dai raggi del sole che le arrivano dritti negli occhi, un’ultima causa, che però sarebbe la più ostica e gravosa, è che potrebbe soffrire la macchina , e manifestare, quindi, con il pianto, il suo malessere fisico.

CONSIGLI PER ALLEVIARE I FASTIDI DOVUTI ALLA SEDUTA NEL SEGGIOLINO AUTO

Dopo aver osservato la tua piccola Beatrice, e aver individuato il motivo principale che la fa innervosire quando deve stare nel seggiolino, dovrai mettere in atto una soluzione adeguata alla tua esigenza. Se il seggiolino si trova nel sedile dietro al tuo, e il suo problema è quello della mancanza del contatto visivo con la mamma, o anche la paura delle macchine che vede arrivare nel senso di marcia opposto, basterà spostare il seggiolino, o l’ovetto in questo caso, nel sedile al lato guidatore, fronte mamma, in modo da consentire a tua figlia di guardarti e sentirsi forte e rassicurata del vostro scambio di sguardi reciproco. Al contrario, se il seggiolino si trova già nella posizione appena descritta, forse tua figlia è una di quelle bambine a cui piace osservare il mondo, e si divertirebbe di più, durante il tragitto in macchina, se il seggiolino fosse fronte strada e lei potesse osservare tutto ciò che si mostra fuori dal finestrino.

Se hai notato che il problema è quello di essere legata, ti consiglio di vestirla di meno, in modo da alleviare questa suo sensazione di costrizione (per quanto non dovrai allentare troppo le cinture del seggiolino), ed eventualmente, di coprirla con delle coperte se ti preoccupa l’idea che prenda freddo. Se si annoia, ti basterà, cara Giada, escogitare il modo di legare al seggiolino stesso dei giochini di suo gradimento, in modo che possa utilizzarli durante il tragitto, per passare il tempo e distrarsi dal viaggio in macchina.

Se il problema è la posizione nella quale tua figlia deve stare, ti consiglio di utilizzare un riduttore, adatto al vostro seggiolino, che le consenta di stare più comoda sostenendola meglio. Invece, se il problema è legato ai raggi del sole, che arrivano negli occhi di Beatrice, infastidendola, sarà sufficiente applicare una tendina oscurante al finestrino vicino al quale si trova il seggiolino.

Se ti sei resa conto che nessuna di queste motivazioni è la spiegazione al suo nervosismo, e supponi quindi che il malessere sia fisico e probabilmente dovuto al mal d’auto, ti consiglio di parlarne con il tuo pediatra di fiducia, che saprà come aiutarvi.

Spero che le mie parole ti siano utili per affrontare il prossimo viaggio in serenità, cara Giada, insieme alla tua piccola Beatrice!