D: Sono Lorena, una mamma non più troppo giovane! vengo criticata dalle mie amiche per le troppe coccole che faccio a mio figlio…sbaglio?

R: Ciao cara mamma Lorena! Io penso che le coccole, fatte nel giusto modo, a maggior ragione se il bambino è ancora molto piccolo, non siano mai troppe. Inoltre devi sapere che il bambino, fin dai primi giorni di vita, è portato a ricercare esperienze affettive con “l’altro”. Infatti posso rassicurarti dicendoti che il contatto fisico, che di per sé è uno strumento con il quale puoi comunicare con tuo figlio, trasmette al piccolo quella sensazione che provava nel grembo materno, aumentando quindi il senso di sicurezza, facendolo sentire bene e felice. Secondo diverse ricerche, le coccole e le attenzioni ricevute dai bambini, nei primi tre anni di vita, sarebbero promotrici di una crescita sana e un futuro sereno nonché della formazione di un carattere equilibrato. Quindi vai con carezze, solletichini, massaggi e grattini: per coccolare tuo figlio sono ottime idee che, essendo fonte di benessere, avranno anche ulteriori benefici sul bimbo tra cui quello di diminuire lo stress a favore di una sensazione di relax.

Le coccole poi non sono fatte solo di gesti puramente fisici, come appunto gli abbracci o le carezze, ma sono fatte anche di sguardi che si fondono l’uno nell’altro tra il bambino e l’adulto che lo coccola, e di parole o frasi sussurrate che esprimo affetto. Queste stesse parole, crescendo, il bambino sarà portato ad associarle ai gesti che le hanno accompagnate, diventando esse stesse delle coccole e favorendo quindi la maturazione affettiva nel soggetto ricevente.

Ma le coccole sono anche un momento da dedicare alla condivisione di un attività, qualunque essa sia, quindi puoi fare con il tuo bimbo tante cose che lo facciano sentire amato semplicemente godendo dalla tua considerazione: dal bagnetto, ad un gioco fatto insieme, dal momento dell’allattamento, se il bambino viene ancora allattato, alla lettura di una fiaba, da un semplice canzoncina, cantata mentre si culla il bambino, a una bella chiacchierata che può essere fatta sia che tuo figlio sia abbastanza grande per risponderti, sia che sia ancora così piccolo da guardarti solo mentre tu gli parli.

Finchè sarà piccolo, tuo figlio non solo apprezzerà le tue coccole e le tue attenzioni, ma sarà naturalmente portato ad approcciarsi a te nello stesso modo; ma quando diventerà grande, forse sarà meno coccolone di quanto tu desidereresti, cara Lorena, e quindi il mio consiglio è di farla ora una bella scorpacciata di queste dolci coccole, perché un giorno potrebbero mancarti!

Le coccole, tra l’altro, sono un aspetto talmente tanto importante per la crescita dei bambini, che esistono figure ( in Italia siamo ancora un po’ indietro con i lavori, ma cominciano ad emergere ), che sono i “donatori di coccole”, persone che vengono debitamente formate, per poter regalare, nel loro tempo libero, gesti affettuosi ai bambini meno fortunati, che per diversi e svariati motivi non possono essere coccolati dalle loro figure parentali. Questo a riprova di quanto sia importante per un bambino, poter beneficiare dell’aspetto più tenero del rapporto interpersonale tra sé e “l’altro”.

Ho lasciato per ultima una considerazione alla quale, però, io attribuisco un grosso valore, ti stupirò, ma devo farlo: una coccola è anche quando tu dici un no costruttivo al tuo piccolo, quando, anche grazie ad una piccola frustrazione, gli insegni qualcosa della vita e forse… man mano che il tuo piccolo crescerà, alla volta dell’adolescenza, sarà la coccola che elargirai con maggior frequenza…!

Non essere, dunque, parsimoniosa: ricopri tuo figlio di tutti i tipi di coccole e non ti “curar di loro”!!