D: Ciao, sono la mamma di Carlotta, una bambina che a marzo compirà 2 anni. Io e il suo papà discutiamo spesso sull’opportunità o meno di darle il cellulare per giocare, per vedere dei video e anche per sedare i suoi  capricci. Lei appena lo vede cerca di prenderlo ed è già in grado di “usarlo”. Quale sarebbe l’età giusta per permetterle di usare il cellulare come gioco o ausilio tecnologico?

R: Cara mamma di Carlotta, i pediatri sconsiglierebbero l’utilizzo del cellulare, almeno fino all’età di 10 anni. Purtroppo però i bambini di oggi crescono circondati da strumenti tecnologici, utilizzati dagli adulti di riferimento, ed è quindi difficile tenerli lontani da questi strumenti, sopratutto dai telefonini. Il discorso è fare un buon uso di questa tecnologia, evitando che arrechi danni sopratutto ai bambini. Se ti può consolare, non sei di sicuro l’unica mamma, o il tuo compagno non è l’unico papà, che nei momenti di noia, d’innanzi alla richiesta del bambino o di fronte ai capricci, utilizzano il cellulare come escamotage.

CELLULARE NO! PERCHE’

Una cosa molto importante, che ci tengo a sottolineare, riguarda l’uso del cellulre come sedativo dei capricci: infatti questa modalità involve lo sviluppo emotivo dei più piccoli, come tua figlia, che non si trova nella condizione di dovere controllare le proprie emozioni, ma viene semplicemente calmata e distratta dal dispositivo tecnologico stesso. Sarebbe inoltre utile e doveroso ridurre il tempo che i bambini passano davanti uno schermo, sia esso della televisione o del cellulare, non so se questo è anche il vostro caso, allo scopo di favorire attività manuali e creative .

Detto questo, penso che il cellulare, seppure per un breve tempo, possa essere utilizzato per far vedere a Carlotta dei video, al posto del cartone animato in tv, per esempio: certamente non sarebbe un comportamento positivo, da parte vostra, permetterle di fare entrambe le cose, devono diventare l’una l’alternativa dell’altra, tra le quali, eventualmente, lei potrà scegliere. Ovviamente la presenza dell’ adulto, e in questo caso di voi genitori, cara mamma, è imprescindibile e doverosa: voi genitori avete il delicato compito di vigilare e indirizzare le scelte della vostra piccola internauta.

Questo non toglie che, per imparare e crescere, i bambini, sopratutto quelli sotto i 30 mesi come Carlotta, appunto, hanno bisogno di esplorare, giocare e interagire con il mondo e con i coetanei: solo così svilupperanno capacità empatiche, sociali e di problem solving che, al contrario, non sviluppano passando ore davanti alla televisione e al telefonino. Quindi vi consiglio attività all’aria aperta, lavoretti manuali e creativi da condividere, giochi che vi possano coinvolgere con la vostra bambina. Di fronte ad un capriccio (potrebbe interessarti anche CAPRICCI E SCENATE TRAGICHE!) oltre a consigliarvi di lasciare che il capriccio si esaurisca da solo, con le autonomie che è giusto che Carlotta acquisisca, se la vostra intenzione è proprio quella di distrarla, allora vi suggerisco un bel libro, che letto con enfasi, attrarrà la sua attenzione spostandola da ciò che sta facendo a ciò che le state proponendo voi.

Tra l’altro, secondo alcuni studi, i cellulari di ultima generazione, con uno schermo touchscreen, provocherebbero a lungo andare dei ritardi dell’apprendimento e del linguaggio. Quindi, meglio evitare che i bambini facciano uso di questi dispositivi, in maniera continuata e autonoma; avranno tempo e motivi più validi per utilizzarli quando diventeranno più grandi.