D: Salve Melissa, a volte mio figlio, che compirà 5 anni tra qualche mese, dice delle bugie per sottrarsi ad alcune sue responsabilità o inventandosi situazioni inesistenti, e più mi arrabbio e più ne dice; come posso correggere questa sua attitudine?
R: Salve! Le bugie dei bambini fanno parte del loro processo evolutivo.
BUGIE, PERCHE’ SI DICONO
Le ragioni per cui le dicono possono essere svariate: la paura di mostrare emozioni o sentimenti, la vergogna, la gelosia e comunque sono un modo attraverso il quale si costruiscono uno spazio tutto loro a metà tra realtà e fantasia; a volte i bambini dicono le bugie per non deludere le aspettative in loro riposte dai genitori, altre volte le dicono per discolparsi dai propri errori. Il motivo di queste bugie è la poca fiducia in se stessi e la poca autostima, che non gli permette di accettare anche la loro parte “negativa”, quella che li induce a sbagliare, e che si acquisisce con il tempo, permettendogli poi di riconoscere il proprio errore senza viverlo come un fatto irreparabile: potendo, quindi, prendersene la responsabilità.
Crescendo, poi, potrebbe usare le bugie come difesa, se ha paura delle punizioni e del giudizio degli adulti. Altre volte, i bambini potrebbero dire bugie o inventare situazioni fantastiche, semplicemente per ricercare l’attenzione degli adulti, sopratutto quando si sentono soli o poco considerati, quando non si trovano a loro agio nella loro esistenza. Di fatto, anche le bugie sono funzionali, dal punto di vista del bambino, per percepire se stesso, per costruire la propria entità individuale, distinta rispetto alla figura del genitore.
Se questo fattore di sviluppo e crescita si protrae nel tempo, potrebbe però incidere negativamente sulla capacità di relazione del bambino, alterando la visione di se stesso in relazione all’ambiente in cui vive e alle persone che vi fanno parte.
BUGIE: COME SMONTARLE ED EVITARLE
Per aiutare tuo figlio, cara mamma, l’arma migliore che puoi e devi usare, non è il rimprovero, bensì il dialogo. Infatti rimproverandolo o punendolo, in seguito ad una bugia, potresti innescare una spirale, tale per cui te ne dirà altre, proprio per evitare il tuo atteggiamento accusatorio; così facendo, però, rischi di ridurre il suo livello di autostima e incoraggiare questo comportamento negativo, che per lui diventa un modo per “difendersi”.
Al contrario, quando ti accorgi che ti sta raccontando una bugia, prova ad assecondarlo. Sì, hai capito bene, il mio consiglio è quello di stare al suo gioco, arricchire la sua storia, già di per se fantasiosa, con altri elementi fantasiosi, dimostrandogli il tuo coinvolgimento in questo “gioco”. Quando, finito il vostro racconto, gli porrai domande per riportarlo alla realtà, chiedendo a lui se tutte le cose che vi siete raccontanti sono vere, tuo figlio, avendoti vista partecipe al suo gioco, non avrà difficoltà a fare cadere le sue difese. Insieme a te sarà in grado di riconoscere, nel vostro racconto, gli elementi veri e quelli di fantasia, ammettendo serenamente che la sua storia non era propriamente vera e che ha detto una bugia. Quando sarai riuscita ad ottenere questo risultato, potrai indagare, con amorevolezza e toni comprensivi, sul perché abbia detto una cosa non vera, e non si sia voluto prendere la responsabilità di un suo gesto.
Se anche tu, cara mamma, imparerai a riconoscere i suoi disagi ascoltando le sue parole, troverai la giusta chiave per evitare di indurre il tuo bambino a dire delle bugie in futuro. Potrai incentivare la sua buona volontà rassicurandolo sul fatto che sarai sempre pronta ad aiutarlo, conquistandoti la sua fiducia, eviterai che si rifugi nel bisogno di raccontare una bugia, spaventato dalle punizioni che potrebbero derivare da alcuni sue azioni sbagliate.
Dovrai anche essere tu, la prima a dare il buon esempio: dire sempre la verità ai bambini soprattutto su ciò che li riguarda, e non fare promesse che non si possono mantenere, e ciò che non li farà sentire traditi; al contrario, invece, sarebbe come autorizzarli a mentire, seguendo l’ esempio sbagliato degli adulti.
Quindi, come sempre, ci vuole tanta pazienza, per ascoltare e comprendere il disagio che si cela dentro ad una bugia, e ce ne vuole altrettanta per entrare, in punta di piedi, nel mondo dei propri figli ed accompagnarli, mano nella mano, sulla retta via…niente che un genitore non sia in grado di fare, però!! Quindi solo tanta buona volontà!