D: Ciao dada Melissa, mi chiamo Monic e sono mamma di Federico che ha 2 anni e mezzo. Federico la sera non vuole mai andare a nanna, nonostante la sua cameretta nuova, e quando cerco di impormi, lui oltre a dirmi dei decisi “no!” mi dice anche “mamma brutta”; allora io desisto e lo assecondo. Considerando che da quasi un anno io e suo padre ci siamo separati, io nel contrariarlo ho sempre paura di allontanarlo da me, ma mi rendo conto che così facendo lo sto viziando, come devo comportarmi secondo te?

R: Carissima Monic , già il fatto che tu ti renda conto che così facendo rischi di viziare tuo figlio Federico, è un buonissimo inizio per organizzare i tuoi punti fermi, soprattutto ai suoi occhi.

La prima cosa che devi sapere è che i “no” che dici a tuo figlio sono molto importanti, non solo per la sua educazione ma anche per accrescere in lui la sensazione di essere amato e considerato da te, che sei la sua mamma, cioè la figura a lui più vicina e con la quale più si relaziona. Quando tuo figlio rincara la dose dicendoti che sei “brutta”, tu non devi né offenderti, né risentirti: è solo un sinonimo di “no”, cioè lui, con la parola “brutta”, individua un ostacolo che si frappone tra lui e ciò che vorrebbe fare,nel vostro caso vorrebbe rimanere sveglio e non andare a nanna, e non credo di sbagliare dicendoti che probabilmente Federico si è accorto che con quella frase colpisce nel segno, abbassa le tue difese e riesce ad ottenere ciò che vuole. Quindi Monic non cedere, riparti dai tuoi no, e abbi tanta tenacia e pazienza aspettando che tuo figlio interiorizzi le regole che tu vuoi insegnargli.

Non aver paura che lui si allontani da te, perché è proprio il contrario: percependoti sicura sulle tue decisioni e per nulla vacillante, in lui crescerà la consapevolezza di potersi fidare di te.

Nella situazione specifica della messa a nanna, che tu mi fai presente nella domanda, ti consiglio di instaurare delle routines serali, che inizino prima di cena e finiscano, appunto, con la messa a letto di Federico. Quindi stabilisci un orario per andare a nanna, da rispettare indipendentemente dai “no” o eventuali pianti di tuo figlio, non cedere davanti al suo atteggiamento, fagli vedere che sei forte e soprattutto che sei tu che decidi e lui acquisirà forza e sicurezza da questo tuo comportamento. Certo non avverrà tutto in un batter d’occhio, ci vorrà tempo, ma sarà un tempo ben speso e ti ripagherà con dei grossi risultati, non dubitarne mai!

Come portarli a nanna

Ti consiglio di proporgli giochi, prima di cena, che lo scarichino un po’ e al contempo lo stanchino; dopo una cena, possibilmente leggera, ti consiglio invece dei giochi o comunque delle attività tranquille che aiutino Federico a rilassarsi. Potresti prendere anche l’abitudine di fargli un bagnetto tutte le sere prima di coricarsi, anche l’acqua calda e il potersi cullare in essa, aiuta il bambino a rilassarsi.

Altri piccoli escamotages per consentire il rilassamento, una volta coricato a letto e con una luce soffusa, possono essere: la lettura di una favola, breve e senza troppi colpi di scena, raccontata con un tono e una modulazione di voce adatta, che non ecciti tuo figlio; oppure cantare una lenta ninna nanna sotto voce; ancora potresti fare a Federico dei piccoli massaggi sulla schiena e sugli arti per aiutarlo a distendersi anche dal punto di vista muscolare oppure delle carezze sulle tempie, tra i capelli e vicino alle orecchie aiuterebbero Federico non solo a rilassarsi ma gli indurrebbero anche  il sonno.

Leggi anche l’articolo “L’ora di andare a nanna“. Ti consiglio inoltre di salutare Federico e augurargli la buona notte quando è ancora sveglio, o quasi, così se dovesse svegliarsi durante la notte non si spaventerà non vedendoti lì accanto a lui.

Monic, niente è mai troppo semplice, sopratutto per una mamma, che deve sempre essere una “superdonna”! A volte la costanza è sinonimo di fatiche sfiancanti; il lavoro di genitore, si sa, non è una passeggiata, ma tutti i vostri, i tuoi sforzi renderanno il tuo piccolo un ometto di domani, il tuo più grande orgoglio, e non scordare mai questa consapevolezza: ti aiuterà a non demordere anche quando i tuoi interventi educativi ti sembreranno delle montagne da scalare!!

Auguri di Buon Natale a te e al tuo piccolo Federico e auguri di un ottimo inizio dell’anno nuovo. Un abbraccio da dada Melissa.