D: Scelgo l’anonimato perché mi vergogno molto: ho smesso di allattare mio figlio di soli 9 mesi perché non ce la facevo più…allattare e dedicarmi a lui è stato snervante e mi ha completamente consumata e svuotata…sono veramente una madre snaturata come mi hanno definito in famiglia?
R: Ciao carissima! Mi sento di dirti che qualsiasi sia la causa per cui una madre sceglie di interrompere l’allattamento, non fa di questa una cattiva madre.
Allattare è un atto che coinvolge il corpo e la psiche di una madre, e proprio come nel tuo caso, non è raro che ci si possa sentire stanca e spenta, a maggior ragione se con il nuovo arrivato, si intrecciano problemi col partner o con la famiglia. A ciò si aggiunge il senso di colpa, che percepisco dalle tue parole, o il senso di inadeguatezza che travolge, a chi più a chi meno, ogni neomamma.
Certo: il latte materno, si sa, è ricco di sostanze nutritive importanti e utili per la crescita di un bambino e dunque è bene somministrarlo abbastanza a lungo; ma al giorno d’oggi, con la consulenza di un pediatra sia nella scelta di un latte sostitutivo adatto, sia nella scelta di usare il tiralatte, si può nutrire il bambino col supporto del biberon, senza togliere a tuo figlio l’altro aspetto fondamentale dell’allattamento, che è la coccola in sé fatta di abbracci, di sguardi reciproci e dei vostri due respiri che si fondono!
L’allattamento in quanto tale è il vero nido del rapporto madre-figlio ed è il caposaldo della crescita serena e sana del tuo bambino: non vivere perciò la tua scelta con questa carica di ansie e stress, il tuo nuovo istinto materno ti guiderà nella difficile avventura di essere una brava madre, ne sono certa, e anche tu ne devi essere consapevole!!
Ti faccio quindi i miei migliori auguri!!